di Emanuele Scarci
Il messaggio nell’anfora di Tombolini: quadruplicare la produzione e arrivare fino a 200 mila bottiglie di Verdicchio dei Castelli di Jesi nell’arco di 3-5 anni.
Questo l’obiettivo di Tombolini, l’azienda marchigiana di Staffolo che al suo centesimo anno di vita ha ridisegnato, con l’aiuto di noti designer, la nuova Anfora Tombolini “100 anni”, una tradizione che data fin dal 1954. “Non ci manca nulla per arrivare all’obiettivo della crescita – sottolinea Carlo Paoloni, comproprietario e capo azienda –. I vigneti li abbiamo, 30 ettari vitati, e anche una grande cantina: in passato ha prodotto fino a 1,5 milioni di bottiglie. Pertanto non necessitano grandi investimenti che comunque realizzeremo con l’autofinanziamento”. Fulvia Tombolini, madre di Carlo, sottolinea con orgoglio che la famiglia è stata tra i fondatori delle Doc del Verdicchio dei Castelli di Jesi e del Rosso Conero (sul Conero la famiglia dispone di diversi ettari vitati). Inoltre è stata pioniera nel valorizzare i Castelli di Jesi, “utilizzando già dagli anni ’50 l’iconica bottiglia ad anfora, che ha reso il Verdicchio riconoscibile in tutto il mondo, e scegliendo di vinificare in acciaio, a temperatura controllata, Verdicchio in purezza già nei primi anni ’70”.
Da banker a viticoltore
Dopo l’abbandono di una carriera in una banca d’affari londinese, Carlo Paoloni si è concentrato sulla tenuta marchigiana. “Abbiamo studiato i vigneti con occhi nuovi – spiega – con l’intento di valorizzare i 14 appezzamenti, caratterizzati da suoli molto diversi e con viti che hanno dai 25 ai 50 anni d’età. Poi ci siamo concentrati sulla cantina, utilizzando tecniche e contenitori innovativi, come le uova di cemento, e puntare sull’identità del Verdicchio dei Castelli di Jesi con l’idea di ottenere la massima espressione di questo vitigno. Sono nati due Verdicchio straordinari”.
Centenario con anfora
Tombolini innova, ma ha conservato l’Anfora Tombolini. “Il progetto è nato – osserva Paoloni – con la convinzione che il verde dell’anfora sia il colore del futuro e il Verdicchio la nostra bandiera. Abbiamo coinvolto i migliori studi di design e vetrerie italiane per creare una bottiglia radicalmente territoriale e, al tempo stesso, innovativa”.
Quanto ai vini, quelli di punta di Tombolini sono Doroverde e Castelfiora.
Doroverde è un Verdicchio in purezza prodotto con uve provenienti da vigneti di circa 20 anni piantati su suoli argillo-calcarei che danno una particolare sapidità. Sullo store online dell’azienda, Doroverde 2020 è offerto a 17,50 euro. Castelfiora è un Verdicchio longevo che si caratterizza per la freschezza anche dopo anni in affinamento. Sullo store di Tombolini, Castelfiora 2020 è disponibile a 26 euro.