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L'azienda

Tenute Ferrocinto, la Calabria che cresce: nuova barricaia e uno studio sul Dna dei vitigni

23 Giugno 2016
Luigi_Nola Luigi_Nola


(Luigi Nola)

di Fabiola Pulieri

I vini narrano vicende, raccontano il passato che si evolve nel presente e riserva grandi novità per il futuro, come dimostra la storia delle Tenute Ferrocinto a Castrovillari, in Calabria. 

Qui su una collina dove un tappeto verde di viti di magliocco, aglianico, greco bianco e montonico, chardonnay e cabernet sauvignon scivola giù sino a valle, c'è un'azienda giovane, ma con un passato e una storia ultracentenaria, che avanza a grandi passi nella realizzazione di tanti, interessanti e ambiziosi progetti. Il primo e più imponente, che abbiamo avuto il piacere di vedere in anteprima, è una struttura modernissima, di circa 1.400 metri quadrati, realizzata accanto all'antico castello di famiglia di metà '800, con due ampie vetrate che, sporgendo dalla facciata della struttura, danno la sensazione di essere sospesi sui vigneti. Al primo piano un unico grande open space adibito a sala degustazione, accoglienza buyer e location per eventi, mentre al piano inferiore, scavata nella roccia e in fase di rifinitura, sta per essere completata la barricaia, pronta per la prossima vinificazione di settembre, dotata della migliore tecnologia di ultima generazione, la più avanzata nel settore.

Nella nuova barricaia la maggior parte dello spazio sarà dedicato alle barrique di rovere che arriveranno nei prossimi mesi direttamente dalla Francia e saranno messe a dimora per l'inizio dell'autunno, mentre il resto del piano sarà riservato alla conservazione, in apposite celle frigorifere, degli spumanti prodotti dall'azienda: il Dovì e il Dovì Rosè, quest'ultimo appena classificatosi secondo a “Radici del Sud 2016” nella categoria Rosè. L'intero progetto curato dai titolari dell'azienda, coadiuvati da architetti e tecnici del settore con la supervisione dell'enologo piemontese Marco Monchiero, è nato con un'idea ben precisa: realizzare una struttura all'avanguardia che, ad oggi, risulta essere la più grande in Calabria e probabilmente in tutto il sud. I materiali utilizzati sono stati accuratamente scelti e fatti arrivare in azienda direttamente dal nord Italiae i lavori lunghi e complessi, sono durati più di un anno e mezzo.

Ma le novità per le Tenute Ferrocinto non finiscono qui: sono attesi infatti, per i prossimi mesi, i risultati di uno studio che l'azienda ha affidato all'Università di Reggio Calabria e agli enologi Stefano Coppola e Silveria Sanmartino, per l'identificazione e lo studio del Dna di 12 vitigni sconosciuti, presenti da sempre nei vigneti di proprietà e non identificati, dei quali a breve si conoscerà la storia e la provenienza. La Ferrocinto nei primi anni del 2000 ha fatto una scelta drastica e importante, reimpiantando e ridefinendo la disposizione delle viti all'interno dei terreni di proprietà, dando dimora nelle parti più soleggiate e calde ai vitigni di uva rossa e al contrario risistemando in zone più ventilate e fresche le uve bianche. Questa scelta coraggiosa e temeraria ha comportato la rinascita quasi da zero della produzione, oggi totalmente biologica, che non fa ricorso all'irrigazione e che prevede la raccolta a mano dell'intera produzione, con un'attenzione e una particolare valorizzazione dei vitigni autoctoni. A seguito di tali lavori è avvenuta la scoperta di alcuni vitigni sconosciuti o appartenenti allo stesso ceppo, ma denominati in modi differenti e per fare chiarezza è stato necessario ricorrere all'aiuto di coltivatori e viticoltori anziani di zona che, tramite i loro racconti, le loro esperienze e conoscenze hanno contribuito ad una prima ricostruzione del territorio vitivinicolo e delle caratteristiche di alcuni vitigni, passati successivamente al vaglio degli studiosi universitari e di cui si attendono i risultati definitivi sul Dna.

La filosofia delle Tenute Ferrocinto è da sempre volta a favorire la qualità del vino che oggi, a distanza di anni, ha dato lustro all'azienda, ripagandola dei rischi che si è assunta, con grandi soddisfazioni, come nel caso del “Pollino bianco” o del “Timpa del Principe”: il primo un montonico in purezza e il secondo un vino bianco che nasce da un’accurata selezione di uve raccolte nelle prime ore del giorno, quando, leggermente più fredde per effetto della notte, esprimono al meglio la loro qualità. Vini bianchi che sono oggi molto apprezzati e riconosciuti persino come superiori ai vini rossi, abitualmente considerati i migliori vini calabresi.

Rilevante e prestigiosa per l'azienda di Castrovillari è stata anche la scelta fatta dalla compagnia aerea di bandiera giapponese, la Japan Airlines, che ha inserito i vini Ferrocinto nel servizio Business Class a bordo dei propri aerei ed ha permesso, agli esigenti palati giapponesi, di conoscere, degustare e apprezzare la qualità dei vini di questa azienda del Sud d'Italia, che da anni ha messo radici solide nel mercato giapponese. Guidate da una giovane generazione che ha una visione tecnologica, attenta al marketing, ma soprattutto alla qualità del prodotto, “le Tenute Ferrocinto hanno sempre cercato di consolidare il proprio percorso sul sentiero dell'affermazione del territorio nel territorio, cioè prima di tutto in Calabria e poi nella apertura ai mercati esteri” come conferma Luigi Nola,membro della famiglia Salituri e direttore responsabile della divisione vino di CampoVerde Agricola. Tutti passaggi avvenuti in breve tempo che richiedono spazi e strutture adeguati ai nuovi clienti, motivo per cui è stata naturale una prosecuzione coraggiosa ed ambiziosa verso la strada dell'innovazione, con la realizzazione di strutture nuove e prestigiose, ma anche di un approccio imprenditoriale nel settore della ristorazione con un ulteriore progetto sfociato nel ristorante wine-bar Ferrocinto a Rende in provincia di Cosenza, già diventato punto di riferimento della vita mondana del capoluogo calabrese.

Dunque la Calabria sta diventando un fulcro di innovazione e riscatto verso quell'idea ormai obsoleta di un Sud che vive indietro rispetto al resto d'Italia e le Tenute Ferrocinto, con tenacia, sacrificio e tanto coraggio, stanno dimostrano quotidianamente di essere capaci di innovarsi e di stare al passo con i competitor sia italiani che esteri e, quando possibile, di riuscire persino ad anticiparli.