Immaginate un food lab nordico, un luogo in cui vengono trasformate le materie prime, un laboratorio nato per creare prodotti innovativi. E immaginatelo al centro della Sicilia, a Leonforte, in provincia di Enna. Una start up che si chiama “Conza Lab” dove nascono prodotti fermentati, perlopiù bevande, ma anche condimenti e salse utilizzando le materie prime locali ma attraverso metodi di lavorazione che arrivano dall’Oriente.
Sono qui in vendita salse barbecue affumicate senza addensanti e coloranti in due versioni, pomodoro e peperone. C’è poi la produzione di sali aromatizzati con gli ingredienti del territorio, oltre al sale affumicato. Viene anche prodotto l’aceto al fico d’india, alla pesca e agli agrumi. Ma c’è una bevanda che va per la maggiore, il fulcro di questo progetto: il kombucha. È una bevanda a base di tè fermentata con lo SCOBY (Symbiotic Culture of Bacteria and Yeast), una coltura simbiotica di lieviti Saccharomyces e batteri acetici. Ne risulta una bevanda analcolica dal sorso frizzante, acidulo e rinfrescante, dai profumi eleganti e complessi. Perfetta sia da sola che in miscelazione con effetti digestivi e probiotici grazie all’elevato numero di fermenti vivi contenuti in ogni bottiglia.
L’idea è frutto di due imprenditori, Angelo Manna, titolare dell’azienda agricola Agrirape e Giovanni Puglisi. Ma in poco tempo il progetto si è allargato e i soci sono diventati in totale sette, tra cui chef e gelatieri. Sono Enrico Pantorno, Gianluca Degani, Luis Marìn, Lucio Patti e Marco Cantarero.
“Parliamo – racconta Angelo Manna a Cronache di Gusto – di quella che io chiamo la bevanda del futuro. Abbiamo già diverse linee ma il nostro kombucha viene aromatizzato con frutta del nostro territorio”.
Oltre al gusto classico c’è la versione al cedro, al mandarino e al limone. L’azienda lavora ogni giorno per eliminare il tè come base, visto che non è un infuso tipico della Sicilia. Si stanno quindi trovano essenze che possano sostituirlo. Tre prodotti sono particolarmente interessanti da utilizzare come base dopo diverse prove effettuate: ginepro dell’Etna, le foglie di limone e l’infuso di foglie di ulivo.
“Spesso – dice ancora Manna – non si ha voglia di bere qualcosa di alcolico per diversi motivi e solitamente nei bar non si trova niente di interessante di analcolico. L’idea è venuta da li. Il kombucha in Italia è visto un prodotto salutistico, ma in realtà è molto pop e può diventarlo se cambiamo il modo di proporlo ai clienti”.
L’azienda fondata a gennaio 2023 sta provando a spiccare il volo e a ottenere una riconoscibilità grazie ai prodotti innovativi che immette sul mercato. “L’obiettivo è aprire un laboratorio completamente nostro entro i prossimi mesi. Adesso siamo concentrati sulla sperimentazione di ricette… e ne vedrete delle belle”.