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L'azienda

Ruotare il vino nel calice? Adesso non sarà un problema

07 Giugno 2017
Franco_Parentini_e_i_calici_gira_e_rigira Franco_Parentini_e_i_calici_gira_e_rigira


(Franco Parentini e i calici Gira e Rigira)

di Michele Pizzillo

Trovandosi in un gruppo di esperti ed abili degustatori di vini, adesso anche il più “goffo” degustatore può fare girare il calice con un movimento naturale e, al tempo stesso, elegante. 

A togliere dall’imbarazzo il degustatore che si sente inadeguato al cospetto dei sommelier, ci ha pensato Franco Parentini, presidente delle Vetrerie di Empoli, una delle più importanti e raffinate aziende del settore. Cha ha brevettato un calice veramente originale che, contestualmente, toglie d’impaccio i meno esperto fra chi ama degustare al meglio i vini. Ogni volta che si trovava sulla scrivania qualche pezzo di vetro da esaminare per un nuovo prodotto, all’imprenditore toscano, infatti, scattava una sorta di sindrome che possiamo definire da “calice perfetto”; nel senso che gli veniva in mente qualcosa che aveva avuto modo di osservare magari all’ultimo ricevimento che aveva partecipate: l’imbarazzo di chi non riusciva a fare ruotare bene il calice spesso contente un vino di grande pregio. Così, gira e rigira, al proprietario delle Vetrerie nate nel 1938 con la mission di dedicarsi alla produzione del caratteristico vetro verde, per evolvere poi negli anni verso prodotti sempre più sofisticati, qualche mese fa viene l’idea di creare il calice “perfetto”, che chiamerà “gira e rigira”.

che si tratta? “Gira e rigira” è un calice da degustazione che rivoluziona il modo di analizzare e valutare il vino. Quel movimento particolare che si fa quando il vino viene versato nel bicchiere, muovendo delicatamente la mano per analizzarlo, viene aggiornato e superato da questa idea del proprietario delle Vetrerie di Empoli, Franco Parentini, che ha finalmente realizzato un calice unico. Un piccolo perno “mimetizzato” con il cristallo, oppure volutamente visibile in metallo dorato, all'apice dello stelo e alla base del calice permette, con una lieve carezza del pollice al globo, di farlo ruotare delicatamente, imprimendo un movimento morbido al vino. La rotazione consente di affinare la valutazione degli aspetti visivi (limpidezza, colore e consistenza), delle note olfattive (complessità e gradevolezza) e delle sensazioni gustative (note gliceriche, acidi, Sali e tannini) del vino. La luce riflessa nel bicchiere viene accelerata dal movimento rotativo, consentendo una migliore valutazione di limpidezza, vivacità e lucentezza. Mentre il movimento perfetto agevola l’analisi di tonalità, sfumature, intensità e lucentezza del colore. Poi il movimento rotativo consente di uniformare e omogeneizzare il velo di liquido sulla parete del bicchiere e garantisce anche una formazione più omogenea dell’imbuto odoroso.


(Oliviero Toscani)

“E' un'idea semplice – dice Parentini – e riguarda la consuetudine che abbiamo noi italiani con il vino e con i gesti connessi al berlo, che non sono di tutti: dal sentirne l'odore al farlo ruotare nel bicchiere. “Gira e rigira” consente, conversando a tavola, di far decantare il vino con un movimento elegante, naturale, senza più alcun imbarazzo o sensazione di inadeguatezza”. Dopo i primi test fra gli addetti ai lavori prima a Parigi, a “Maison et Objets” e poi a Milano, al “Salone del Mobile”, “Gira e rigira” adesso stato ufficialmente svelato al grande pubblico con un appuntamento che si è tenuto nella boutique milanese di Vetrerie di Empoli, nell’esclusiva via Montenapoleone, a cui ha partecipato anche Oliviero Toscani che ha pure messo a disposizione i due rossi – OT e Quadratorosso – che produce nella sua azienda di Casale Marittimo, in provincia di Pisa, che il sommelier Bruno Ferrari  ha utilizzato durante una sorta di lezione organizzata con l’obiettivo di svelare la funzione del calide ideato, prodotto e certificato da Parentini.

Che Oliviero Toscani ritiene sia “un oggetto di design bello, ma quel che più conta è utile. Il design necessario è oggi un concetto rivoluzionario, in un mondo di forme astruse per utensili che si giustificano per le firme di chi li disegna ma che servono a poco. Qui si coniuga un'idea geniale con una eccellente abilità artigianale e il connubio è di grande efficacia”. Basta questa affermazione del grande fotografo, per assicurare che l’idea è veramente geniale. E, chi ha partecipato all’evento che Parentini ha organizzato nella boutique milanese, sarà rimasto affascinato dei semplici ed eleganti movimenti che un professionista come Ferrari dava al calice “gira e rigira”.