(Maximilian J. Riedel)
di Michele Pizzillo, Milano
Cosa riserva a sommelier, barman e appassionati di vino, un’antica azienda familiare che a partire dalla fine degli anni '50 ha rivoluzionato la produzione di bicchieri da vino?
I Riedel iniziano il proprio percorso nel mondo della cristalleria nel 1756, nel Nord della Boemia, come commercianti di vetro per poi dedicarsi alla produzione di rivoluzionari prodotti in cristallo per la degustazione del vino differenziati a seconda dell’uso quando Claus J. Riedel, che abbandona le terre d’origine per trasferirsi in Austria come rifugiato di guerra, con il supporto della famiglia Swarovski, fonda nel 1956, a Kufstein, nel Tirolo, la Riedel. A svelare le novità, a Milano, nel corso del “Riedel tasting bar”, è stato Maximilian J. Riedel, 11esima generazione, che ha ulteriormente valorizzato la geniale intuizione di Claus che con la funzionalità del calice, ha rivoluzionato per sempre la cultura del vino. Attraverso la serie Sommeliers – eleganti calici in cristallo soffiati a bocca – ideata e presentata da Claus nel 1973 ad Orvieto, in collaborazione con Ais, è stato il primo nella secolare storia del vetro a subordinare la forma di un bicchiere al carattere di un vino. Less is more: riportare il bicchiere a una forma più basilare, con uno stile essenziale e sobrio, un vetro liscio e sottile e uno stelo lungo è stata la soluzione tanto semplice quanto brillante per esaltare tutte le caratteristiche organolettiche di ogni vino.
“Prima di me – ha detto a Milano Maximilian – è stato mio padre Georg a produrre qualcosa che non contenesse semplicemente il vino ma che lo nobilitasse, andando oltre la progettazione dei bicchieri in funzione di una tipologia di vino e inizia a concepire e produrre calici studiati per specifici vitigni. Alla linea Sommeliers si sono affiancate così altre rinomate serie soffiate a macchina, come ad esempio Vinum, in pregiato cristallo”. Per realizzare questi prodotti, i Riedel coinvolgono i migliori esperti e produttori di vino che, attraverso una serie di assaggi, contribuiscono a mettere a punto il prototipo perfetto. Non più bicchieri quindi, ma raffinati strumenti di precisione.
Ecco le novità presentate a Milano dal ceo di Riedel:
Performance. Rappresenta l’ultima frontiera degli strumenti per la degustazione del vino studiata da tre generazioni di Ridiel, dedite alla costante ricerca, allo sviluppo, allo studio e successiva creazione di linee di calici funzionali e specifici per vitigno. Il risultato si chiama Performance, la collezione di calici varietali di ultima generazione, adatta ad ogni occasione e messa a punto sfruttando le più moderne tecnologie. Performance è la prima serie di bicchieri da vino caratterizzati da un innovativo effetto ottico in grado di provocare un ‘impatto’ degustativo e sensoriale totalmente nuovo. Insomma, un vero e proprio “impatto ottico”. Una ricerca approfondita condotta dalla famiglia Riedel ha dimostrato come aumentando la superficie interna del calice si ottenga un impatto ulteriormente positivo sulla percezione del bouquet e degli aromi del vino. Attraverso la creazione del sopraccitato ‘impatto ottico’, che non solo dona al prodotto finale un’estetica piacevole, ma incrementa l’area della parete interna, questi bicchieri permettono al vino di aprirsi pienamente e sprigionare ogni singolo aroma o sottile nuance. Con sette forme realizzate a macchina per Chardonnay, Champagne, Pinot Noir, Cabernet Sauvignon, Syrah e Spirits (distillati), Performance è numerata da RP-1 a RP-7 in modo da abbinare facilmente ogni calice alla rispettiva varietà d’uva, assicurando sempre il miglior godimento del vino possibile. Le nuove forme di bevante di Performance, combinate all’impatto ottico, rappresentano il ‘non plus ultra’ della degustazione e collocano l’ultima arrivata tra le linee di stemware “must-have” di ogni wine-lover.
“Fatto a Mano”, nuova linea di calici in cristallo realizzati a mano nella storica vetreria di Kufstein. Veri e propri strumenti di precisione per la degustazione del vino, sono realizzati sulla base delle caratteristiche dei diversi vitigni: leggerissimi, dalle forme eleganti, perfettamente bilanciati sui raffinati steli, slanciati e colorati. La tecnologia di produzione rappresenta l'elemento innovativo e straordinario di questa nuova serie, in quanto coniuga la raffinata tradizione veneziana della lavorazione a mano alla tecnica di soffiaggio a macchina all’avanguardia mantenuta nella parte superiore, ovvero il bevante. La simbiosi di “ieri” e di “oggi” è perfetta. Il prodotto finale è rappresentato da sei forme dedicate a Cabernet, Old World Pinot Noir, Old World Syrah, Oaked Chardonnay, Riesling e Champagne, nei colori nero, blu, verde, rosso, giallo e bianco. È inoltre disponibile una special edition, “Fatto a Mano Black & White Twisted”, caratterizzata da uno stelo a spirale bianco e nero. Questa produzione richiede un’abilità non comune e una grande precisione da parte dei vetrai. 12 le forme disponibili: Bordeaux Grand Cru , Burgunder Grand Cru, Old World Pinot Noir, New World Pinot Noir, Cabernet, Old World Syrah, New World Shiraz, Oaked Chardonnay, Viognier/Chardonnay, Riesling, Sauvignon Blanc, Champagne.
Decanter “Dog”, realizzato con cristallo fine, soffiato a bocca, presenta al suo interno, attraverso una rientranza del cristallo nella parte inferiore dello stesso, un profilo che ricorda la testa di un cane. D’altronde, secondo il calendario cinese, il 2018 sarà l’anno del cane. E, spiega Riedel: “Oggi abbiamo una sorta di tradizione da portare avanti nei confronti del calendario cinese. Il nostro primo decanter di questa serie è stato il drago nel 2012. L’anno successivo è arrivato Boa, il serpente, seguito dal cavallo nel 2014 e da Ayam, il gallo, l’anno scorso”. Tutti i decanter condividono una caratteristica comune: praticità e funzionalità, che si traduce nella tecnica della doppia decantazione. Il profilo interno e concavo del decanter Dog – proposto nei colori rosso e nero – aiuta moltissimo il processo di decantazione, mescola e ossigena il liquido nel momento stesso in cui viene versato. Il decanter Dog di Riedel permette l’apertura del vino in tempi brevissimi.
Cristalleria Nouveau, con quattro nuovi modelli nella linea dedicata al servizio bar. Visto che il set di bicchieri Riedel Bar è il must-have di tutti gli amanti dei cocktail e dei distillati, oggi Riedel amplia la sua gamma per il bar con nuovi tumbler, declinati in quattro nuove diverse forme. Anche perché i bicchieri tagliati e pesanti non possono proprio mancare sui banconi dei bar, per qualsiasi tipologia di drink o bevanda. Inoltre, un numero sempre crescente di connoisseur sta tornando ad usare questi bicchieri dallo stile elegante anche per un utilizzo domestico. I quattro nuovi modelli Riedel sono ispirati agli anni dell’Art Nouveau, mettendosi così in forte contrasto con i calici da vino funzionali – dalle forme lineari – che caratterizzano il Brand. I due tumbler Louis sono stati creati per il Riedel Design Awards 2017 di Venezia. È stato il giovane Kyle Solá, vincitore della quarta edizione della Riedel Young Designer Competition, a ideare e creare il design di questi bicchieri. La serie Fire è caratterizzata, invece, da un motivo dinamico simile a una fiamma. Disegnati da Georg J. Riedel, questi bicchieri sono lievemente più leggeri e femminili rispetto alle versioni più robuste Louis e Spey. Ispirandosi alla celebre serie O, i calici da vino senza stelo, Maximilian ha sviluppato Optical O. Questi bicchieri sono realizzati in due misure, perfette per cocktail, soft drink e drink miscelati. Proprio come la linea O, anche gli Optical O sono a prova di lavastoviglie. La collezione Spey prende il nome dal fiume delle Highlands della Scozia, da cui proviene l’acqua utilizzata per produrre i whisky famosi in tutto il mondo. I bicchieri hanno una base ampia e un taglio a cristallo elegante e senza tempo. I bicchieri Louis, Spey e Fire prodotti in cristallo con lavorazione a macchina, sono progettati per resistere ai lavaggi in lavastoviglie.
Con Maximilian le conoscenze di forma e funzionalità di Riedel vengono applicate alle bevande analcoliche. Accogliendo l’invito di Coca-Cola e con il supporto del team di esperti di Atlanta, RIEDEL ha messo a punto il progetto – frutto di workshop e assaggi – per realizzare un bicchiere specifico perfetto, che aumentasse il godimento della bevanda più conosciuta al mondo, la Coca-Cola classica. Nello stesso anno, Riedel ha risposto anche all’appello di Nespresso a Losanna, per il mercato delle bevande calde. Con l’aiuto e l’ampia conoscenza delle maggiori autorità del caffè, le due aziende hanno sviluppato insieme due bicchieri soffiati a macchina per la Nespresso, in grado di amplificare i diversi gusti e aromi delle più famose miscele di espresso del marchio leader del caffè. Teniamoci pronti per le prossime novità, perché la ricerca di Ridiel non si ferma mai per proporre bicchieri capaci di esaltare le caratteristiche delle bevande che contengono.