L’azienda agricola Ricci Curbastro di Franciacorta fa incetta di premi e riconoscimenti sui pilastri fondanti della propria attività: storia e sostenibilità. Dopo la vittoria del premio Ecofriendly 2024 di Vinibuoni d’Italia assegnato durante il Merano Wine Festival per le politiche aziendali e le buone prassi in tema di sostenibilità, in questi giorni l’azienda franciacortina si è aggiudicata altri due importanti premi.
CORPORATE HERITAGE AWARD 2023
Nell’ambito della XXII° settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria, si è svolta ieri mattina nella Sala A. Pininfarina della sede romana di Confindustria, la cerimonia di premiazione della terza edizione dei Corporate Heritage Awards che ha visto trionfare l’azienda Agricola Ricci Curbastro con la menzione speciale “per la miglior strategia integrata di Heritage marketing delle piccole imprese”. Nelle motivazioni che hanno seguito il riconoscimento, infatti, si legge: “Pur essendo una piccola impresa, l’Azienda Agricola Ricci Curbastro ha sempre investito nella conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio storico e culturale. Consapevole dell’importanza di preservare l’inestimabile valore della propria eredità storica, attraverso diversi strumenti di comunicazione e condivisione del proprio heritage aziendale che nulla hanno da invidiare ai colossi del panorama imprenditoriale italiano”. Tra i vincitori di quest’anno ci sono colossi come Poltrona Frau, Lavazza, Salvatore Ferragamo, Carpenè Malvolti, Fondazione Pirelli e Assicurazioni Generali. “Questo premio ci inorgoglisce perché riconosce la nostra volontà, pur con mezzi limitati, di portare avanti l’intuizione del Museo del Vino avuta da Gualberto, mio padre, al quale abbiamo dato seguito con la creazione dell’archivio storico digitale, la biblioteca e i corsi per le scuole di ogni livello – commenta Riccardo Ricci Curbastro, titolare dell’azienda – Azioni, queste, che hanno dato vita ad un vero polo di valorizzazione e ricerca in Franciacorta con l’obiettivo di far crescere qualcosa che spesso suona come antinomia: la storia e la capacità di innovare e progettare il futuro. Un fare cultura che sottende anche il desiderio di far crescere l’offerta culturale dell’intera comunità di Franciacorta, non solo attraverso l’ammirazione statica di quanto è stato fatto (egregiamente) nel passato ma impegno e investimenti per guardare al futuro”.
Il premio è il primo evento in Italia dedicato alla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio storico-culturale delle imprese longeve attraverso politiche di Heritage Marketing. Imprese cioè che si sono distinte nella valorizzazione del proprio vissuto inteso come insieme di tracce materiali e immateriali e che hanno saputo fare del patrimonio storico-culturale un asset strategico e competitivo. a valore dell’importante lavoro e dell’impegno che la piccola impresa franciacortina ha saputo mettere in campo a favore della propria storia e della cultura agricola e vitivinicola.
BTOB AWARDS BRESCIA 2023
All’Auditorium Santa Giulia, l’azienda Ricci Curbastro ha primeggiato anche come migliore azienda bresciana all’interno della categoria Wine & Beverage. Le altre aziende finaliste: Tassoni, La Montina, Antica Fratta, 1701 Franciacorta e Enoglam. “Questo riconoscimento rappresenta il risultato di un lavoro decennale di valorizzazione dei nostri vini e della storia aziendale – spiega Gualberto Ricci Curbastro. Diciotto generazioni, 32 ettari di vigneti di cui 29 di proprietà e un’attenzione costante al tema green. Già dagli anni 80 abbiamo abolito l’uso di diserbanti. Abbiamo introdotto centraline meteorologiche per ridurre i trattamenti in vigna e dal 2006 abbiamo raggiunto l’autosufficienza energetica con i pannelli solari. Nel 2017 siamo stati riconosciuti con la qualifica di azienda sostenibile e depositiamo un bilancio certificato ogni anno. Sul tema della storia, invece, il nostro Museo Agricolo del Vino, fondato nel 1986, oltre a numerosi strumenti e attrezzi agricoli di diverse epoche, ospita una biblioteca di 5.000 volumi sull’enologia e sulla storia dell’agricoltura locale, insieme ad un archivio di famiglia con migliaia di testi, accogliendo oltre 6.000 visitatori l’anno”.