(Lo staff di Social Food con patrizia Di Dio)
di Anna Sampino, Palermo
“C'è una morale nel nostro progetto: si chiama innovazione. Non puoi evitarla, ma decidere di subirla oppure cavalcarla. Noi abbiamo scelto la seconda”.
C'è tutta la soddisfazione di chi è riuscito a vincere una grande sfida nelle parole del giovane Giovanni Imburgia, ideatore e fondatore, insieme con Guglielmo Brino, di socialfood.it, che ieri ha festeggiato il quarto compleanno. Forte dei risultati ottenuti dal primo, e più famoso, portale di consegne di cibo a domicilio 2.0 della Sicilia non ha bisogno di molte presentazioni: attraverso il sito o l'app dedicata è possibile ordinare qualsiasi tipologia di piatto e alimento nel ristorante preferito e all'orario che si vuole con pochi click. Un'idea nata quasi per gioco che la voglia di fare dei due ragazzi palermitani e la fiducia nell'innovazione hanno trasformato prima in una start-up dal capitale di appena 10mila euro e una decina di clienti, poi in un'attività imprenditoriale dal fatturato annuale di circa 3 milioni di euro, tanto da attestarsi come leader in Sicilia nel settore del “delivery food”.
(Un momento della conferenza stampa)
Quel progetto, nato durante una serata tra amici trascorsa davanti a una playstation, è stato trascinato dall'onda di un successo immediato. In quattro anni dalla sola Palermo, l'azienda si è espansa a Catania e a Bari. Dai 12 ordini giornalieri, è passata ai circa 9 mila mensili solo nel capoluogo siciliano, 60 mila clienti che ordinano cibo attraverso il sito e 78 partner (ristoratori). In crescita anche a Catania e Bari, dove conta rispettivamente 45 e 50 partner. In totale, oltre 170 ristoratori aderenti. E poi ci sono i 150 driver, i corrieri che si occupano di effettuare le consegne a domicilio e una ventina tra responsabili, coordinatori, softwarista e amministrativi. Tutti giovanissimi: l'età media non sfiora neanche i 30 anni. Ma non è finita, Socialfood.it diventa ancora più grande e annuncia l'apertura di due nuove sedi, ad oggi top secret. I due soci fanno sapere solo che una si troverà in Sicilia, mentre l'altra al di là dello Stretto ma sempre al Sud.
(Antonio Cottone, Giovanni Imburgia e Patrizia Di Dio)
La storia di un successo made in Palermo, una start-up fatta da giovani che hanno voluto sfidare la crisi: “Voglia di fare e un'idea innovativa sono state le componenti principali del nostro progetto. Nonostante il periodo di grande crisi economica e in un territorio ancora più complicato, quale è Palermo, abbiamo visto nell'innovazione una sfida per la crescita – dichiara Giovanni Imburgia, che è anche presidente del Gruppo Giovani di Confcommercio Palermo -. Una sfida che abbiamo vinto grazie anche alla collaborazione dei ristoratori e dei clienti che ci scelgono ogni giorno”. “Mi piace pensare a socialfood.it come un'impresa giovanile – spiega il presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, presente alla conferenza stampa organizzata per i 4 anni dell'azienda – Sia perché è condotta e fatta da giovani, ma anche perché nasce da un'idea creativa. Speriamo che possa essere d'esempio ad altri giovani. Fare impresa si può. Nella sede della Camera di Commercio di Palermo (via Emerico Amari, 11) è presente uno sportello informativo e orientativo per chi vuole provare a mettersi in gioco e inventarsi un lavoro, magari creando una start-up”.