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L'azienda

Quando è il dialetto ad ispirare i vini: Accussì è la nuova etichetta di Feudo Arancio

06 Febbraio 2017
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(Feudo Arancio)

Mezzacorona ci ha preso gusto. Ed ecco un altro vino con un nome in dialetto siciliano. Un'altra etichetta targata Feudo Arancio che è il nome delle tenute siciliane del colosso trentino. 

Il vino, uno spumante extra dry si chiamerà Accussì. Ed è la conferma che il dialetto piace. Ma anche una scelta di marketing innovativo che provoca empatia e richiama un forte legame col territorio. Accussì in siciliano è soprattutto un modo di dire che una cosa è fatta in un certo modo. Letteralmente significa “così”, ma di solito si dice quando si deve ribadire che una cosa va fatta per bene, in un determinato modo, nella maniera quasi perfetta, accussì appunto. 

Accussì è un extra dry di uve Grillo. La vendemmia viene effettuata verso fine agosto, in leggero anticipo per far emergere la freschezza. Le uve vengono vinificate con pigiatura e pressatura soffice per estrarre solo il mosto più profumato. Fermentazione a temperatura controllata di 18°C, affinamento sui propri lieviti fino a dicembre. A questo punto si aggiungono altri lieviti selezionati e si rifermenta in autoclave alla temperatura di 13-14°C per 8-10 giorni. Raggiunta la pressione e il residuo zuccherino desiderati, si raffredda rapidamente a -2/3 gradi per bloccare la fermentazione. Dopo altri 20 giorni lo spumante viene filtrato e imbottigliato a bassa temperatura per mantenere e preservare al meglio le sue caratteristiche.


(Il nuovo spumante Accussì)

Lo abbiamo assaggiato in anteprima. Occhio al calice, che sia adatto. Il perlage è buono, persistente e fine. Il colore è giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso emergono le note fruttate, con sentori di fiori d’acacia e glicine, insieme al profumo delicato di frutta fresca come la mela, la pera e la pesca oltre a nuance di fiori bianchi (magnolia e mughetto). In bocca è asciutto e fresco, fragrante con spiccata acidità.

Sarà una delle etichette che sarà presentata al prossimo Vinitaly. E farà il paio con il Tinchité, altro bianco targato Feudo Arancio. Un bianco diretto, immediato, senza fronzoli che dal punto di vista commerciale ha avuto un grande successo. Ed è pronto a ripetersi con il millesimo 2016. Vuoi vedere che il dialetto piace?

C.d.G.