Raffaello Annichiarico
di Armando Garofano
Castelvenere in provincia di Benevento è il comune più vitato della Campania, dei quattordici chilometri quadrati di superficie totale del paese, circa undici sono ricoperti da floride vigne.
Il terroir prevalentemente argilloso è punteggiato di massi di tufo nero, ed il paese stesso è stato edificato ricavando materiali da costruzione da un enorme blocco tufaceo, che poi – bucherellato come una forma di Emmental – ha fornito profonde cantine dove vinificare al riparo dalle temperature torride dell’estate e conservare il vino con gli ingredienti più semplici: buio e freddo.
Anche la bella dimora di Raffello Annichiarico è stata costruita secondo questo metodo: il materiale è stato estratto da un grosso blocco tufaceo e poi la cavità risultata dagli scavi è stata integrata nella casa ed usata come cantina e stalla. Una decina d’anni fa Raffaello, s’è innamorato di questa vecchia masseria abbandonata e l’ha fedelmente ristrutturata recuperando i pezzi di cui aveva bisogno direttamente dalla vigna accanto, proprio come i contadini che per primi l’avevano edificata.
Podere Veneri Vecchio
Raffaello, che di mestiere fa l’agronomo, è diventato produttore quasi per caso. Dopo aver comprato la casa solo per passarci il fine-settimana ha deciso di entrare nella storia di quel luogo, delle vigne intorno alla casa, del piccolo bosco di acacie che le delimita, in punta di piedi: con delicatezza e rispetto. Innanzitutto non ha modificato le tradizionali vigne miste, che erano comuni in tutte le campagne meridionali, prima della recente moda del monovitigno. Tutti i suoi vini, infatti, pur essendo dei blend vengono da un unico vigneto.
E poi, Raffello in vigna ha bandito i diserbanti chimici, non fa uso di fertilizzanti e solo quando c’è bisogno usa il sistema del sovescio o prodotti che stimolano le difese naturali della vite. Il suo obiettivo è di ottenere un’uva sana grazie ad una microflora e ad una fauna selezionata nel tempo. E come ama ripetere: “il tempo non si può accelerare”.
Il vigneto di Tempo dopo Tempo
Infatti, anche per la vinificazione utilizza solo lieviti naturali che anno dopo anno si sono acclimatati nelle sue vigne e in cantina, aggiunge una quantità minima di solforosa (3 grammi per ettolitro solo al momento della prima fermentazione), e la cantina freschissima – anche 10 gradi in meno d’estate rispetto all’esterno – gli consente di non controllare le temperature di fermentazione.
La cantina tufacea
Da circa quattro ettari che coltiva, Raffaello produce 18.000 bottiglie con l’etichetta Podere Veneri Vecchio, tre rossi e un bianco. Ed è proprio di questo delizioso bianco di cui vi voglio parlare. Si chiama “Tempo dopo tempo”, viene da un’unica vigna dietro la casa, ovviamente mista, da uve 50 % Grieco, 50% Cerreto, probabilmente cloni locali di Trebbiano e Malvasia di Candia. Si tratta di una bianco molto particolare, vinificato come un rosso, ovvero lasciando il mosto a macerare per sette/otto giorni sulle bucce, secondo la tradizione del posto, e poi lasciato affinare lungamente sulle fecce fini (sur lies) con frequenti bâtonnage (per rimettere in sospensione le feccie) fino a poco prima dell’imbottigliamento.
Il vino Tempo Dopo Tempo
E’ un vino festoso, dal colore giallo dorato e profumi tenui di ginestra e pesca bianca cui si alternano qualche nota minerale, ma soprattutto la lunga permanenza sui lieviti gli dona uno splendido profumo di crosta di pane. In bocca è un vero crescendo rossiniano: parte timidamente facendo pensare ad un vino senza grande struttura e poi, sorso dopo sorso, si svela dinamico e vivo, emergendo gradualmente sino a trionfare con una fragranza di lieviti sontuosa e persistente. Si ha voglia di berne e di riberne, e la mano corre spesso alla bottiglia, ma il grado alcolico moderato non lascia pesanti conseguenze. Un vero inno alla gioia per soli 7,5 €.
I vini somigliano sempre a chi li fa: la modestia e il dolce sorriso di Raffello quando vi accoglie in cantina, infatti, sono solo il preludio alla sua profonda passione per la terra e per il vino.
Il Podere Veneri Vecchio aderisce all’associazione di produttori di vini naturali VinNatur.
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Tutti i vini vengono spediti su richiesta contattando il Podere Veneri Vecchio:
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