di Alessia Zuppelli
Con una rete vendita capillare in tutta Italia, più di mille clienti nazionali e internazionali e circa cento dipendenti, Perbacco Wine Box è l’avventura iniziata più di dieci anni fa da di Errevi Srl, azienda trevigiana leader nel settore nella produzione di imballi in polistirolo espanso, un materiale plastico riciclabile al 100 % costituito per il 98 % del suo volume da aria.
“Avevamo la tecnologia in mano e la capacità di produrre un imballo con dei contenuti tecnici e abbiamo provato cosi questa strada. Oggi i nostri clienti ci ringraziano. Qualcuno ci ha anche aiutato nell’orientare le nostre scelte” racconta Andrea Schirato, il quale all’interno dell’azienda si occupa di ricerca e sviluppo, e rete commerciale riguardo la parte enologica. La società produce imballi anche per i settori dell’elettrodomestica e dell’agroalimentare, ma è proprio dalla volontà di volere offrire ai consumatori finali di vino un prodotto integro che è scaturita l’idea di realizzare un contenitore di trasporto leggero e versatile, senza avere l’esigenza di una scatola esterna. Il percorso è stato un lungo susseguirsi di prove. Si è iniziato con il box da sei bottiglie, per testare successivamente anche il mono, quello da due e da dodici. Oggi, grazie anche all’incremento del mercato e-commerce, Perbacco Wine box conta una gamma di dieci formati per soddisfare le più svariate esigenze di aziende vitivinicole ed enoteche online. Il successo di questi imballaggi? Dice Schirato: “La forma. Il nostro obiettivo era preservare il prodotto e dare una certa protezione termica. Utilizziamo il polistirolo espanso, uno dei migliori isolanti. Altro aspetto importante è la resistenza all’urto. Non essendoci una normativa specifica abbiamo fatto fare, pertanto, un crash test specifico per gli imballi istituito dal consorzio dei più importanti vettori mondiali. Si tratta di una procedura di test siglata Ista 3 A eseguita da Tuv Italia che prevede una serie di 54 cadute su tutti i lati e gli angoli a varie altezze, sotto carico, in ambiente climatizzato e in regime di vibrazione”. Ogni imballo, non solo di vino, ma anche di olio, è personalizzabile attraverso un sistema di stampa digitale in quadricromia. Il tutto in soli 450 grammi.
Fra le novità da menzionare è il nuovo prodotto realizzato pochi mesi fa, il Perbacco Celsius S14000, il primo imballo realizzato in Italia dedicato alla spedizione di bottiglie che garantisce il controllo della temperatura. Un contenitore da sei bottiglie refrigerato che offre ai consumatori un servizio ulteriore, specie per quelle cantine che propongono sul mercato etichette di particolare pregio e avvertono l’esigenza di una qualità del trasporto elevata: “Abbiamo avuto diverse richieste di campionatura da prestigiose realtà nella zona di Montalcino, di Bolgheri, e dell’area della Valpolicella. Un imballo veramente tecnico. Suggerito ad esempio anche per pregiati Champagne o vini che trasportati in condizioni non ideali potrebbero avere problemi”. Fino a due anni fa, il mercato dell’azienda era concentrato nell’area settentrionale del nostro Paese. Adesso anche per ovvie motivazioni contingenti al Covid, è cambiato: “Possiamo dire che siamo cresciuti anche di un buon 50% al Sud -spiega Schirato – Riguardo il settore e-commerce, dal quale viene gran parte del nostro fatturato, l’azienda si è sviluppata proprio fra grandi brand vitivinicoli del meridione. Diciamo che il mercato è cambiato a nostro favore. Con uno dei più importanti nostri clienti che si occupa di vendita di vino online siamo cresciuti del +186%. Questa crisi ha aperto e ampliato un nuovo sistema di vendita a commercianti e aziende a cui, fino a poco tempo, nemmeno pensavano”.
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