(Oscar Severi)
Appena versata nel calice, la birra sprigiona una bella schiuma compatta. Il sommelier campione del mondo, Luca Gardini, quasi nelle vesti di severo professore, ha chiesto agli “studenti-degustatori”, un manipolo di giornalisti ammessi alla presentazione e degustazione delle birre del brand Peel Pie, in una saletta dello stellato Vun, ristorante dell’elegante Park Hyatt hotel di Milano, “cosa avete notato di questa birra?”
La risposta, corale, è “la compattezza di una schiuma deliziosa anche a vedersi” e che resisterà a lungo, mentre va avanti la chiacchierata. “Test superato – dice il severo professor Gardini -. Si può proseguire”. Ne seguiranno altre due di birre, in un crescente di incredulità per la complessità dei profumi e del gusto che li caratterizza e, come scopriremo degustandole, nel processo produttivo. Si è avvertito subito che si tratta di birre frutto della passione di chi le produce. Cioè, Oscar Severi, che dopo una lunga permanenza all’estero con incarichi manageriali prima alla L’Oreal e poi a Sky, tornato in Italia decide di dare sfogo alla propria passione per la birra artigianale. E, a chi chiede “udienza”? A Franco Re, il fondatore dell’Università della birra “per illustrargli il mio progetto di produrre birra di alta gamma seguendo lo stile belga delle birra d’Abbazia, il metodo francese di spumanti e Champagne, oltre che al gusto, alla creatività e al design italiano di Milano e delle terre di Romagna e Toscana dove sono cresciuto, per entusiasmare prima le donne e poi gli uomini – racconta Severi -. Le perplessità del grande esperto di birra l’avvertii subito. Ci lasciammo senza arrivare ad una conclusione. Dopo un po’, Re mi chiamò per dirmi che il progetto era ambizioso, ma l’idea originale”.
(Luca Gardini)
Così, nel 2011 nacque Peel Pie – con sede a Milano e produzione a Civitella di Romagna e nell’hinterland milanese -, brand che offre prodotti eleganti e raffinati, posizionati nel segmento di consumo di “bollicine” dei settori birre, Prosecco, vini spumanti, Champagne ponendosi in concorrenza con i rispettivi brand di riferimento. Spiega Severi: “Il concept è stato declinato in prodotti pensati per distinti segmenti di mercato: OriGinalìs (larga diffusione), Alaìs (selettivo), SoàSia (lusso).
(Le tre birre)
OriGinalìs: è la capostipite di Peel Pie ed è una birra in stile belga d’Abbazia di colore oro ambrato brillante, dalla spuma compatta, gusto aromatico con note fruttate tutto su una soave leggerezza perché è una birra cruda, prodotto artigianalmente e sottoposta ad un lungo tempo di fermentazione.
Alaìs (in Bretagna vuol dire donna nubile) è una birra bio gluten-free vegan di colore oro ambrato brillante dai profumi nitidi del grano saraceno utilizzato per la produzione, su tonalità fruttate.
SoàSia, birra superior in stile Champagne di colore oro-ambra intenso. E’ una birra esclusiva, strutturata, prodotta secondo metodi antichi come quello champenoise e, quindi, con un lungo affinamento sui lieviti che ne rende indimenticabile il suo aroma.
Agli “studenti-degustatori” – così dovremmo essere di fronte al campione del mondo della sommellerie qual è Gardini, non resta che ringraziare per essere stati scelti a partecipare alla degustazione di tre ottime birre che probabilmente faranno da sprono a fare sempre meglio.
Michele Pizzillo