(Giovanni Catalano e Giuseppe Di Gaetano)
di Manuela Zanni, Palermo
Alcuni luoghi, solo a sentirne pronunciare il nome, ti riportano immediatamente all'infanzia. Oscar dal 1965, la storica pasticceria palermitana, è uno di questi.
Impossibile per molti palermitani, infatti, sentire il nome di questo prestigioso tempio di golosità e non essere catapultati in una delle tante domeniche in cui, prima di andare a pranzo da parenti o amici, ci si fermava, anche in doppia fila, ammettiamolo, per comprare la classica “guantiera” di dolci, per dirla alla palermitana, termine mutuato dal vassoio in cui, anticamente, si riponevano i guanti e che si intendeva ricolmo di ogni sorta di leccornìa, talmente pesante da portarsi con entrambe le mani e da far nascere il noto detto siculo ” bussare con i piedi” per intendere un ospite che non si reca in visita a “mani vuote”. Sono spaccati di vita vissuta che raccontano abitudini, fortunatamente ancora oggi in auge e che raccontano la storia, cultura e tradizione siciliane. La pasticceria Oscar, per l'appunto, evoca questi ricordi nell'immaginario di tanti palermitani che hanno festeggiato tante occasioni importanti e non. In Sicilia si dice “santo che veni, festa che fai” ovvero ogni scusa è buona per far festa, con i dolci che hanno fatto un'epoca e che rappresentano anche alcune tappe della nostra vita. Non è stata affatto peregrina, dunque, l'idea di individuare un ipotetico percorso in cui le stazioni sono rappresentate dalle golosità che hanno segnato la storia di questa pasticceria che ha un posto speciale nel cuore dei palermitani (e non).
Si comincia con il profitterole. Correva l'anno 1965 e Oscar aveva appena aperto e da allora questa montagna di sfere di pasta choux ripiene di panna e ricoperta di lucido cioccolato rigorosamente fondente è ancora uno degli intramontabili cavalli di battaglia. Diffidate dalle imitazioni.
È il 1975 quando dall'America arriva la Torta Devil, una cake al cioccolato ripiena di panna, semplice quanto irresistibile. Inizialmente servita in tranci rettangolari, diviene presto tra le più gettonate torte di compleanno al punto da essere, poi, proposta sotto forma di torta circolare come la conosciamo oggi anche se in pezzi mantiene il suo fascino vintage.
Bisognerà attendere il 1986 per gustare la torta Mozart, caratterizzata dall'aroma di arancia presente sia nel Pan di Spagna che nella crema pasticcera farcita con fragoline, uno sottile strato di marzapane e panna.
Dopo soli due anni è un altro boom. Nel 1998 arriva la Pistacchiotta, aromatizzata al pistacchio con una leggerissima mousse di ricotta, glassata al suo interno con salsa di pistacchio e decorata con cioccolato bianco e pistacchio.
Oggi, Oscar, pensa al futuro ma non lo fa dimenticando i dolci della tradizione siciliana e, se da una parte stupisce con una mousse costituita da un biscotto morbido al pistacchio con un pralinato di nocciole e cereali, bavarese alla vaniglia con gelée al lampone, ripiena di mousse gianduia glassata a specchio ai frutti rossi, dall'altra continua a coccolare i palati degli estimatori con cannoli, cassate, sfince, che rappresentano la Sicilia nel mondo e, ci assicurano il proprietario Giuseppe di Gaetano e il Pastrychef Giovanni Catalano, che continueranno a farlo, notizia che ci conforta non poco. Durante questo goloso percorso, ai dolci degustati è stata abbinata una selezione dei caffè del Morettino Coffee Lab, il progetto della torrefazione palermitana che esplora le differenti modalità di consumo del caffè. In particolare è stato preparato in Espresso il blend biologico Coffee Lab #84, una selezione di pregiati caffè da agricoltura biologica per un blend intenso dal carattere mediterraneo, in cui le note degli Arabica brasiliani incontrano i sentori floreali tipici del Perù, la piacevole acidità del Messico e un accento di cioccolato fondente degli indiani.
Mentre in modalità filter coffee, estratta tramite la French Press, è stata invece servita la monorigine India Bababudan AA del laboratorio di micro roastery Morettino La Musa Nera. Si tratta di un caffè d'altura proveniente dalla regione del Karnataka, con bassa acidità e buon corpo. L'aroma evidenzia fini note fruttate, di spezie e mandorle, con un prolungato retrogusto di cacao.