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L'azienda

Miceli&Sensat approda in Corea del Sud. E a gennaio è in arrivo un nuovo olio

16 Dicembre 2024
Da sinistra Paolo Miceli e Sergio Sensat dell’azienda olivicola Miceli&Sensat Da sinistra Paolo Miceli e Sergio Sensat dell’azienda olivicola Miceli&Sensat

Dalla provincia di Palermo alla conquista del mondo, per davvero. Miceli&Sensat, l’azienda olivicola di Paolo Miceli e Sergio Sensat, arriva fino alla Corea del Sud. “Ci stiamo espandendo sempre più con i nostri prodotti – ci racconta Paolo – specialmente in Estremo Oriente: la Corea del Sud, insieme a Giappone, Singapore sta diventando uno dei mercati esteri più importanti per noi, così come l’America”. 

Per rendere l’idea della dimensione internazionale dell’azienda, basti pensare che il Verde è stato per circa due mesi il top seller sulla piattaforma Amazon Usa nella fascia degli oli extrapremium, tanto da svuotare l’intera produzione, che dovrà essere riassortita. L’export fuori dall’Unione Europea equivale al 60% della produzione totale, sintomo dell’apprezzamento fuori dalla Sicilia dei prodotti. 

“Il mercato americano – continua Miceli – risponde molto bene alle varietà autoctone siciliane in particolare Cerasuola e Nocellara del Belice. La stessa cosa accade nel mondo orientale, insieme alla Arbequina, una varietà che abbiamo ‘sicilianizzato’. Siamo gli unici al mondo ad averla innestata su un olivastro selvatico siciliano”. L’esposizione a Sud dell’azienda e i raggi del sole hanno infatti amplificato le qualità sensoriali e organolettiche, soprattutto della mandorla. Si tratta di mercati che spopolano, soprattutto nella fascia “bene” della popolazione: qui vengono ricercati prodotti italiani di qualità e non ci si lascia spaventare dai prezzi. 

Probabilmente, uno dei motori principali per l’arrivo e per la consacrazione all’estero di Miceli&Sensat è il World Best Olive Oils, il ranking che prende in considerazione tutti i più importanti riconoscimenti ricevuti dalle aziende a livello mondiale. “Al momento occupiamo la seconda posizione ma siamo fiduciosi di poter arrivare addirittura al primo posto il prossimo anno”, ci dice Paolo. 

D’altronde, la qualità dell’olio prodotto nel 2024 sembra essere molto alta, nonostante il calo di produzione del 35% dovuto allo scirocco. Sono 230 gli ettari dell’azienda di cui 115 a uliveti e una produzione di 50mila litri di olio. Quest’anno la produzione si attesta intorno alle 60mila bottiglie di olio. 

La novità

E adesso arriva una novità in casa Miceli&Sensat: il Sant’Oliva. “A gennaio lanceremo un nuovo olio, un 100% Cerasuola che arriva da una zona dell’azienda con alberi secolari in un pezzo di terra speciale. Si tratta di una varietà interamente raccolta a mano in purezza con il metodo della brucatura con un livello di ponifenoli che arriva a quota 1.000”.

Saranno 2.500 le bottiglie, accompagnate da una descrizione del terroir. E il nome vuole trasmettere le intenzioni dell’olio. “Pensavamo che questo nome fosse già stato registrato da qualcuno, ma quando ci siamo accorti di essere i primi non abbiamo avuto dubbi. Santa Oliva nel Medioevo fu la patrona di Palermo. Una donna con una fortissima personalità, incorruttibile e avanguardista. Identitaria con il territorio. E poi, grazie alla presenza così alta di polifenoli, abbiamo pensato che quest’olio possa essere visto come una medicina. Degustandolo si fa una cosa buona per il corpo ma anche per lo spirito unendo il piacere alla salute. Per noi è la chiusura del cerchio perché ora abbiamo un ventaglio di proposte per tutti i gusti”.