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L'azienda

Mario Arculeo, il fornaio-talento di borgata. Il pane e i dolci: sorpresa di bontà a Palermo

18 Marzo 2021
Colomba_Panificio_DAngelo Colomba_Panificio_DAngelo

di Clara Minissale

Aveva dieci anni Mario Arculeo quando per la prima volta si è avvicinato al mondo della pasticceria rimanendone folgorato. L’esperienza e il lavoro del padre fornaio e gli studi all’istituto alberghiero, hanno fatto il resto, accompagnandolo nell’inarrestabile cammino verso un futuro di farine e lievito madre.

Oggi, che con la moglie Maria Rita, anche lei figlia di fornai, gestisce il panificio D’Angelo a Tommaso Natale, a Palermo, ha trovato la sua dimensione, un luogo nel quale esprimere la sua arte panificatoria e pasticcera. A precederlo, infatti, è la fama dei suoi grandi lievitati, panettoni e colombe morbidi, giustamente umidi, profumati e gustosi, che ogni anno sforna in gran quantità e che gli sono valsi la partecipazione alla Coppa del mondo del panettone e un piazzamento come quarto miglior panettone del sud Italia. Quest’anno invece parteciperà alle selezioni italiane per il Campionato mondiale che si terrà, Covid permettendo, in autunno a Milano nell’ambito di Host, la fiera dedicata al settore della ristorazione e dell’accoglienza.

(La colomba)

Una soddisfazione per lui, ma anche uno sprone continuo a fare sempre meglio: “Una sfida iniziata per amore del lievito madre – racconta – che curo e nutro da oltre quindici anni. Lo uso da quando ero ragazzino, ma nel tempo ho imparato ad apprezzarlo sempre di più. Fare panettoni o colombe partendo dal lievito madre, ovviamente, non è cosa facile e così ho cominciato a cimentarmi in questa impresa, migliorando il prodotto di anno in anno”. La partecipazione a fiere e campionati gli ha permesso di farsi conoscere anche fuori dalla Sicilia e oggi, nel laboratorio del panificio di famiglia, produce 8 mila panettoni e duemila colombe. Quando ha cominciato ne sfornava non più di ottanta. “Ho iniziato a produrre grandi lievitati nel 2009, quando ancora non avevano la diffusione che hanno oggi. Ho selezionato nel tempo prodotti di alta qualità e altri come le creme o i canditi, li produco da me perché voglio che i miei panettoni e le mie colombe siano differenti. Quest’anno, per esempio, ho candito oltre 250 chili di arance”.

(Il panettone)

Oggi, che di anni ne ha 43, se si guarda alle spalle vede un percorso fatto di impegno, studio, tanta passione. “Ho fatto tanta gavetta, corsi nelle migliori scuole per approfondire le mie conoscenze e crescere professionalmente. Insegno all’istituto alberghiero e poi mi dedico al panificio. Ci sono dei periodi dell’anno in cui non dormo e praticamente vivo in laboratorio sacrificando tutto – dice – Per fare il mio panettone ci vogliono tre giorni e nulla può essere lasciato al caso. Le colombe sono un po’ più semplici da realizzare, ma tutto il procedimento va comunque seguito passo passo. Sono soddisfatto perché oggi nel mio panificio posso esprimermi al meglio”. E mentre sforna le colombe ordinate per questa Pasqua 2021 che propone in sei varianti – mandorlata, pandorata, profumi di Sicilia, pistacchio, setteveli e strudel – confessa che ogni tanto la sua borgata, Tommaso Natale, gli sta un po’ stretta: “Mi piacerebbe avere un punto vendita in centro a Palermo, una piccola boutique nella quale vendere tutti i miei prodotti. È un sogno e chissà che in futuro non si possa realizzare”.

Panificio D’Angelo
Piazza Tommaso Natale, 40 – Palermo
T. 091 532268
http://www.dangelopanificio.it/