Marchesi Frescobaldi punta ad Est per sostenere la sua crescita: la storica azienda vinicola fiorentina ha superato il muro dei 100 milioni di euro di fatturato nel 2016, e il suo 2017 è cominciato bene.
“I mercati su cui noi puntiamo maggiormente – spiega Giampiero Bertolini, direttore commerciale dell'azienda – sono quelli tradizionalmente importanti per il mondo del vino: Stati Uniti, Canada, Svizzera, Germania. Però ovviamente abbiamo un occhio importante su mercati come la Cina, la Russia che è già un mercato abbastanza stabile ma continua a crescere, e l'Asia in generale”. Secondo Bertolini, in questo contesto di mercato, “le imprese italiane del vino devono necessariamente puntare sull'estero, e devono assolutamente riuscire a organizzarsi in maniera focalizzata sui mercati prioritari, dove trovare partnership commerciali costruttive” Una strategia che dovrebbe premiare Frescobaldi anche nel 2017: “Abbiamo ottime prospettive – aggiunge il manager – stiamo crescendo ancora al di là dei target, addirittura in doppia cifra fino a oggi”.
Sace ha aiutato l'azienda fiorentina nella sua opera di radicamento estero: “Grazie a questa partnership Frescobaldi è riuscita in una particolare situazione di mercato, in un paese ad alto rischio come la Russia, a poter accelerare la sua penetrazione commerciale”, racconta Bertolini, sottolineando che la società ha offerto “una copertura del credito che corrispondeva a un 35-40% del fatturato annuo che facevamo in Russia in quel momento, quindi circa 350-400mila euro”. Ma il rapporto col polo dell'Internazionalizzazione del gruppo Cdp non finisce qui: “Abbiamo avuto contatti con Simest tramite l'associazione Italian Signature Wines Academy – rivela il direttore commerciale di Frescobaldi – e stiamo organizzando un meeting per approfondire tematiche future di collaborazione”.
C.d.G.