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L'azienda

Lunelli lancia la nuova business idea che coinvolge le Tenute. La presentazione ieri a Roma

04 Settembre 2014
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Da sinistra Filippo La Mantia, Matteo Lunelli, Sandra e Andrea Berton, Marcello Lunelli  

“Fare del nome Lunelli un nuovo grande brand”.

Ci è sembrato questo il respiro dell’ ultimo business idea che nasconde la notizia di  mettere il proprio nome, Lunelli appunto, sulle etichette delle tre Tenute – Margon, Podernovo e Castelbuono “per sottolineare quei i valori, e la cifra stilistica, che ne accomunano le creazioni: sostenibilità, eleganza e longevità. Che in fondo offre una seconda  chiave di lettura: perpetuare la smisurata dimensione, per non dire vocazione del “Grande Marchi” di cui è impregnato il Dna del Gruppo Ferrari. Tutto giustificato da quella collana di perle che rappresenta la lista delle loro produzioni: Spumanti  Ferrari,  l’acqua minerale, Surgiva, lo storico marchio del Prosecco Superiore quale Bisol, e la prestigiosa distilleria, Segnana.

Il progetto delle Tenute Lunelli è stato presentato ufficialmente ieri sera  nel corso di una serata che ha avuto come palcoscenico il Circolo Canottieri Aniene. L'Aniene di Roma non è solo un circolo sportivo . È un posto chic, esclusivo, dove si incontrano tutta la Roma che conta, non solo sportiva, poi i poteri di ogni natura, economici e finanziari,  ma, in verità,  le vere lobby, qui, s'individuano nei rapporti esclusivamente umani e culturali. Non potevano scegliere meglio i Lunelli un posto adatto dove trovare quella Illuminazione che  guida a ben operare. E che possiamo definire una idea  che mira, semplificando, a realizzare una linea di vini fermi ad alto tasso di qualità. Con l’occasione, è stata anche annunciata la partnership del gruppo trentino con il club sportivo che vede alla presidenza Giovanni Malagò, lo stesso  del Coni. E infatti anche il discorso si Matteo Lunelli ha subìto il fascino del linguaggio sportivo: “Il vino non è una gara sportiva, non è uno sprint, semmai potrà sembrare una maratona. La chiave di tutto questo nostro programma sta in una  parola, “tempo”, in tutte le sue facce perché un bel vino si abbina al sinonimo di qualità solo se raffigura quel risultato fatto di tanti piccoli gesti e non di singoli atti ripetuti e sommati come tanti piccoli atti dilatati nel tempo”.

Con in più a, aggiungiamo noi, un grande e tradizionale rispetto del territorio. Lo ha sintetizzato, anzi enfatizzato, Marcello Lunelli.  “Il rispetto del territorio è il principio fondamentale e si declina da un lato nella volontà di valorizzare l’identità e la tradizione dei singoli luoghi, dall’altro, nel forte senso di responsabilità verso l’ambiente in cui i vini nascono. La sostenibilità, che si tradurrà a regime nella totale conversione al biologico, è infatti alla base di ogni scelta agronomica e permette di coniugare la qualità dell’uva con la salute del viticoltore e la tutela dell’ambiente. La Tenuta toscana, acquisita nel 2001,  la prima realtà del gruppo, ad ottenere nel 2012, la certificazione biologica, seguita dalla Tenuta umbra, che la otterrà a partire dalla vendemmia 2014. Anche i vigneti trentini, iscritti al registro della certificazione biologica dal febbraio 2014, sono da anni coltivati secondo gli stringenti principi del protocollo per una “Viticoltura di montagna salubre e sostenibile”. Eliminati insetticidi e erbicidi, si lavora sulla naturale  fertilità del terreno, prevedendo per la difesa solo elementi naturali”.

Anche per Marcello Lunelli si riscontra la  forte convinzione che il tempo sia fondamentale per la qualità del vino. In fondo lo dicono i prodotti di queste tre  Tenute Lunelli, “forti dell’accurato lavoro fatto in campagna- ribadisce – ad attendere con sapiente lentezza, come artigiani del tempo, all’affinamento del vino. Per questo, eleganza e longevità sono tratti comuni ai nove vini delle Tenute, e per questo si è scelto di raffigurare la nuova identità ricorrendo alla simbologia delle fasi lunari”.

Da oggi, insomma, “Lunelli”  non vuol dir più soltanto  Ferrari Trentodoc, le bollicine italiane per eccellenza. Significa anche vini fermi eleganti e longevi, fortemente rappresentativi dei territori di cui sono espressione: il Trentino con la sua viticoltura di montagna, la Toscana delle dolci colline pisane e l’Umbria che si svela nella piccola, affascinante DOCG di Montefalco. Il tutto reso da un unico marchio, “Tenute Lunelli”.

Stefano Gurrera