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L'azienda

Le Morette, 2022 super. I fratelli Zenato: “Obiettivo? Crescere nei vini rossi”

26 Gennaio 2023
Fabio e Paolo Zenato Fabio e Paolo Zenato

di Emanuele Scarci

“Un 2022 a tutto gas in cui siamo cresciuti a due cifre e un 2023 che si apre altrettanto bene. Siamo convinti che anche il nuovo anno sarà molto positivo: ci sono tutte le condizioni per un’altra grande stagione turistica sul lago di Garda”.

Così Paolo Zenato, comproprietario di Le Morette – Azienda agricola Valerio Zenato. Paolo si occupa della gestione del vigneto mentre il fratello Fabio segue la parte amministrativa-commerciale. Nell’azienda di Peschiera del Garda convivono l’anima originaria del vivaio di barbatelle (circa 1 milione nel 2022) e quella del viticoltore. Comprende 35 ettari di vigneti divisi in tre tenute, due a San Benedetto di Lugana e due nel territorio di Desenzano del Garda. Tutti i vigneti si trovano nel raggio di 10 chilometri dalla cantina e sono su terreni argillosi. I carotaggi realizzati in occasione della costruzione della nuova cantina hanno evidenziato che il substrato argilloso dei vigneti è profondo 63 metri. Le tenute sono nell’area di coltivazione più prossima al Lago di Garda, quella con i terreni più difficili, in particolare per le riserve idriche. Tuttavia è questa la zona di “primo cru territoriale”, quella in cui, secondo i fratelli Zenato, si producono vini bianchi di maggiore struttura e caratterizzati da una marcata mineralità.

Vino bandiera
L’anno scorso la produzione de Le Morette è stata di circa 450 mila bottiglie per un fatturato vicino ai 6 milioni di euro, in crescita a doppia cifra. “A dimostrazione di un anno soddisfacente – sottolinea Paolo Zenato – abbiamo quasi del tutto esaurito il Lugana Mandolara, il nostro vino identitario e di più larga produzione”. Le Morette produce anche il Lugana Benedictus (selezione di uve più mature) e il Lugana Riserva (12 mesi di affinamento in bottiglia). Nei Rosé spicca il Bardolino Chiaretto classico. Circa i due terzi della produzione imbocca la via dell’export, principalmente Germania, Austria, Svizzera, Danimarca, Belgio, Olanda, Polonia e Paesi Baltici. Ma è in crescita la presenza anche negli Stati Uniti e “soprattutto in Giappone – sottolinea Paolo Zenato -. La loro cucina si lega molto a un Lugana strutturato”.

Divorzio tra vitigni
L’attività vivaistica dell’azienda agricola Le Morette ha consentito ai Zenato di sviluppare negli anni la conoscenza del vitigno Turbiana. Il Trebbiano di Lugana (Turbiana) presenta elementi di differenziazione genetica rispetto ad altri vitigni appartenenti alla famiglia dei Trebbiani, considerati fino a quel momento affini. Da qui il disconoscimento dell’omonimia tra Turbiana e Verdicchio e con la conseguente modifica al disciplinare di produzione del Lugana che dal 2011 prevede la denominazione ufficiale del vitigno Turbiana. Oltre il Lugana cosa c’è? “Ci piacerebbe crescere nei vini rossi – risponde Paolo Zenato –. Siamo sempre vigili per cogliere eventuali opportunità. Nei rossi da 20 anni produciamo il nostro Perseo Rosso Veneto Igt, una piccola produzione ma con buoni risultati, oltre al Bardolino doc classico e al Serai Rosso”.