La famiglia Pardi incomincia a produrre vino nel 1919 con l’azienda fondata dai fratelli Alberto, Francesco e Alfredo Pardi, conquistando l’apprezzamento dei consumatori anche dei paesi circostanti a Montefalco. Dopo la morte di Alberto, nel periodo della seconda guerra mondiale, i figli dei tre fratelli decidono di lasciare il mondo del vino per dedicarsi alla produzione di tessuti. Però Rio, figlio di Alberto, per passione personale continua produrre qualche bottiglia di Sagrantino Passito per parenti ed amici. Negli anni ’90 ritorna la voglia di riprendere in mano la tradizione di famiglia, tant’è che nel 2002 i pronipoti di Francesco, Gianluca Rio e Alberto Mario, rivitalizzano l’antica azienda ma dando anche una svolta alla produzione puntando sull’alta qualità. Una scelta premiata dalla critica enologica. Contestualmente hanno aperto le porti della cantina di Montefalco – che fu allestita al piano terra dell’Ospedale San Marco – dopo la ristrutturazione dello stabile, per accogliere appassionati che volevano degustare i loro vini.
Dopo numerose degustazioni organizzate in cantina, con visita anche alle vigne, Gianluca Rio e Alberto Mario hanno deciso di proporre qualche evento fuori i confini della propria azienda, scegliendo il ristorante Il Liberty di Milano per il loro esordio in “terra straniera”, con una verticale di 5 Sagrantino per mostrare l’evoluzione che si è avuto con la decisione di privilegiare l’eleganza, la pulizia, la bevibilità di un vino che spesso è difficile da fare anche a causa della presenza di una forza tannica che, possiamo dire, spesso quasi impossibile da domare. I due figli di Alberto ci sono riusciti con scelte molto accurate che hanno interessato le vigne (12 ettari) e la cantina. Infatti nel 2003, per motivi igienici, scelsero l’acciaio per la vinificazione; tre anni dopo hanno fatto delle microvinificazioni per selezionare le varie zone del Sagrantino e, conseguentemente, come utilizzare al meglio l’uva proveniente dalle loro 5 vigne dislocate tra Casale, Campolungo, Pietrauta, Lasignano e, ovviamente, Montefalco. Vigne dove coltivano prevalentemente Sagrantino ma, anche, Sangiovese, Cabernet e Merlot per le uve rosse; Grechetto, Chardonnay e Trebbiano spoletino per quelli a bacca bianca. La produzione è in prevalenza di vini rossi tra Sagrantino e Montefalco. Non manca l’attenzione per i bianchi ottenuti solo da trebbiano oppure in uvaggi di tutte e tre le varietà coltivate. Il tutto con una produzione di 55.000 bottiglie all’anno.
A Milano i fratelli Pardi hanno scelto di proporre una verticale di Sagrantino (2006, 2014, 2016, 2018, 2019), due Montefalco rosso (riserva 2020 e 2021) e il bianco Spoletino, con Alberto Mario, enologo con studi a Conegliano, a raccontare l’azienda e a guidare la degustazione.