Abbiamo avuto modo, nel corso della nostra esperienza, di ascoltare molte storie che raccontano di stranieri che si innamorano di una parte della nostra bella Italia, in particolare di regioni molto attrattive come la Toscana, e decidono di produrre vino. Un classico, direbbe qualcuno, se non fosse che questo qualcuno il vino lo produceva già altrove, in luoghi altrettanto attraenti come quelli transalpini, ad esempio Bordeaux, con Château Giscours, nota azienda vinicola nella denominazione Margaux. Eric Albada si innamora infatti di questa piccola ma bellissima cantina, Caiarossa, immersa nella macchia mediterranea, sul versante occidentale di una collina che si affaccia sul mare, e nel 2004 la acquista, portando con sé le conoscenze sviluppate negli anni a Bordeaux.
L’occasione di degustare i vini della Cantina Caiarossa è stato un pranzo a Roma, dove i vini della cantina sono stati presentati all’attenzione della stampa romana e abbinati ai piatti “stellati” del Marco Martini Restaurant. L’incontro ha avuto due momenti: il primo, in cui sono state degustate alcune etichette di Caiarossa di varie annate, insieme a bottiglie di monovarietali dell’azienda imbottigliate per l’occasione a uso didattico, per dimostrare la qualità e il lavoro certosino che l’azienda si impegna a svolgere per raggiungere il successo delle proprie etichette; il secondo, il pranzo, durante il quale sono state assaggiate anche le altre etichette dell’azienda. A presenziare l’incontro il Direttore Tecnico Jérôme Poisson, insieme all’enologo Francesco Villa e alla responsabile marketing Roberta Palma.
Il motivo per cui Eric si innamora di questo territorio è l’energia della natura, che trova slancio e riparo vicino al borgo medievale di Riparbella, sulla Costa Toscana. Lontana dalle rotte più celebrate, è una Toscana quasi appartata, una parte ancora “segreta” della Val di Cecina, con una vegetazione rigogliosa, alberi da frutto, olivi, ortaggi e piante aromatiche dai profumi intensi. La particolare posizione, appoggiata sul versante sud-ovest della collina, gode di una luce magica durante il giorno, dovuta al riverbero dei raggi del sole sul mare. Quella visione innovativa viene ora preservata dai figli, che onorano la sua eredità continuando a rispettare il rapporto tra la famiglia e questo luogo straordinario con impegno, passione e ottimismo. Seguendo le orme del padre, continuano a lavorare alla ricerca della massima precisione nella produzione dei vini. Dopo la sua scomparsa, i figli hanno deciso di realizzare un’opera commemorativa nel suo angolo preferito: un paio di occhiali, con lo scopo di invitare i visitatori ad ammirare lo splendore di Caiarossa attraverso il suo sguardo e a condividere il suo amore per questo luogo magico.
Il nome “Caiarossa” è stato coniato per rendere omaggio alla divinità della Terra, Gaia, e alle sfumature di colore rosso caratteristiche del luogo. Il simbolo, riportato sull’etichetta di tutti i vini, raffigura la testa di una statua etrusca di Dioniso, il dio del vino, della vegetazione e della fertilità. Questa pregevole rappresentazione fu scoperta nei pressi di Volterra e acquistata da Eric poco prima di diventare la lungimirante guida della tenuta di Riparbella. “Fin dal primo momento, Caiarossa ci ha ispirato positivamente, spingendoci a scegliere la biodinamica come filosofia portante – affermano i figli – Da oltre vent’anni ci impegniamo a mostrare la complessità del territorio circostante, così tanto diverso ed espressivo quanto affascinante. Caiarossa è una giovane azienda che si è gradualmente evoluta seguendo fedelmente, con creatività e precisione, i principi caratterizzanti della sua filosofia. I vini di Caiarossa sono realizzati con amore ed esprimono la personalità di un territorio davvero unico, evidenziandone un profondo legame attraverso intensità ed equilibrio. Riparbella è l’ideale rappresentazione della costa toscana e della macchia mediterranea, che conferisce ai nostri vini carattere e vitalità. Caiarossa colpisce per il suo modo di essere autentico, vivo ed emozionante, rispettoso del proprio terroir e dell’ambiente”.
La tenuta, che presenta una diversità unica di suoli, altitudini e varietà, è suddivisa in tre vigneti. “Produrre un vino di qualità, secondo noi, corrisponde a renderci parte attiva nella difesa e nel rispetto del nostro pianeta – spiega Francesco Villa – Sin dalla fondazione, l’approccio biodinamico punta concretamente a preservare l’intero ecosistema, assicurando allo stesso tempo la massima sostenibilità ambientale e sociale di questi luoghi”. La Masterclass di Caiarossa, guidata dal Direttore Tecnico Jérôme Poisson con Francesco Villa, ha visto la degustazione di tre annate del Toscana Rosso Caiarossa: la 2022, in uscita a Natale, la 2021, attualmente in commercio, e la 2020, insieme a quattro vini da monovitigno, base del blend. I Caiarossa variano nella percentuale dei vitigni di anno in anno, a seconda delle condizioni climatiche. Le varietà di parcelle vengono vinificate separatamente con fermentazioni lente ed estrazioni delicate. Dopo la fermentazione malolattica, i vini vengono selezionati, assemblati e affinati per 14 mesi in barrique di rovere francese, di cui il 30% nuove, con un successivo passaggio in cemento per circa due mesi.