(Antonino, Mariella e Domenico Ortoleva)
di Manuela Zanni, Palermo
Metti una serata in un luogo accogliente come Villa Costanza, il ristorante pizzeria alle falde di Montepellegrino a Palermo condotto con passione dai fratelli Marco e Costanza Durastanti. Aggiungeteci anche un menù sfizioso e stuzzicante e ultimi, non per importanza, i vini della cantina PietraCava di Butera. Tutti ingredienti per una serata da ricordare.
L'occasione di incontrare l'azienda nissena, di proprietà dei fratelli Mariella e Domenico Ortoleva, è stata la serata “a cena con il produttore” durante la quale sono emersi il rispetto e la determinazione con cui da oltre 30 anni, due generazioni hanno saputo valorizzare un territorio e i suoi vitigni, come il nero d’avola, l’inzolia, il grillo tirando fuori vini molto espressivi e piacevoli da questa parte di Sicilia. Villa Costanza è un locale attento alla cultura del vino e hanno presentato alcuni piatti da abbinare alle nuove annate della cantina di Butera. Marcello Malta, sommelier dell'Ais, ha poi proseguito la narrazione tra cibo e vino. Un'occasione per degustare l'annata 2017 e raccontare questa realtà produttiva. L’azienda PietraCava si trova a Butera, in contrada Chiarchiaro nel territorio di Caltanissetta. E' adagiata sul versante sinistro del torrente Comunelli, in posizione collinare rispetto a quest’ultimo, in un contesto agricolo in cui le condizioni climatiche e morfologiche del terreno favoriscono un habitat ideale per i diversi vitigni. Oggi l'azienda dispone di circa 22 ettari di vigneti che circondano un bel baglio e la cantina, ancora oggi in ampliamento.
Era il 1977 quando Antonino Ortoleva trasferì la famiglia da Partinico in provincia di Palermo a Butera coltivando la campagna fatta di vigneti, mandorleti, pescheti. Dopo i primi anni in cui il vino si vendeva sfuso, nel 2004 Domenico Ortoleva, ha iniziato il processo di trasformazione dell'azienda per renderla competitiva grazie al miglioramento delle tecniche di produzione e al controllo diretto dei processi di vinificazione. Grazie ai consensi degli acquirenti nel 2010 l'azienda comincia ad imbottigliare. Da allora l'attività è cresciuta in maniera esponenziale fino ad arrivare oggi a 35.000 bottiglie, la cui metà è destinata all'estero. Il pensiero adesso corre veloce all'annata 2017 che gli Ortoleva hanno presentato a Villa Costanza. “Dal punto di vista quantitativo – racconta Mariella Ortoleva – il 2017 ha subìto un calo sostanziale nella raccolta dei bianchi rispetto all’anno precedente a causa del caldo eccessivo del mese di agosto che ha procurato ai vigneti uno stress tale da bloccarne la maturazione, pregiudicando, fortunatamente non in modo irreversibile, le qualità organolettiche del vino”.
“Tuttavia in azienda si è saputo interpretare l’andamento climatico e le probabili criticità, ricorrendo all’aratura per far areare il terreno in modo da abbassare le temperatura dello stesso – aggiunge Domenico Ortoleva -. Durante la vendemmia si è fatta una selezione dei grappoli migliori, lasciando sulla pianta l’uva bruciata dal sole. Ricorrendo a questi e altri accorgimenti durante la vinificazione, si è riusciti ad arginare sostanzialmente le criticità di questa annata, riuscendo a mantenere alto lo standard qualitativo”. Ne risultano vini di spiccata personalità ed equilibrio, interpreti del territorio e frutto dell'esperienza degli Ortoleva, vignaioli appassionati.