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L'azienda

Bastianich, accordo con il produttore di olio Cutrera: “Faremo un grande vino in Sicilia”

14 Marzo 2024
Da sinistra Joe Bastianich e Salvatore Cutrera Da sinistra Joe Bastianich e Salvatore Cutrera

Una stretta di mano ha sancito la collaborazione ma i due sono amici da quasi 30 anni. Salvatore Cutrera e Joe Bastianich produrranno insieme il vino in Sicilia e ora è ufficiale. 

La famiglia Cutrera, famosa in tutto il mondo per la produzione di olio extravergine di oliva e che attualmente esporta in 55 Paesi al mondo, si avvicina al mondo del vino insieme all’imprenditore nell’area di Chiaramonte Gulfi. Dieci ettari presi in affitto in cui produrre Grillo, Frappato, Cerasuolo e Nero d’Avola, mentre la cantina verrà realizzata dove sorgeva il vecchio Palmento della famiglia Cutrera e dove è ancora installata la vecchia attrezzatura. 

Si tratta dell’unione di due famiglie, evidente già dal nome della società: Cutrera@Bastianich. Una chiocciola che vuole rendere l’idea del rapporto tra le due famiglie che si legano. 

“Joe Bastinich è stato il mio primissimo cliente nel 1999 – racconta a Cronache di Gusto Salvatore Cutrera – quando ancora le etichette erano stampate artigianalmente. Da quel momento è nata una grande amicizia che ci ha portato a creare insieme questa società, noi due e le nostre famiglie”. 

L’imprenditore americano avrebbe voluto produrre tequila in Sicilia, un’idea nata durante una cena “Dal Posto”, un’icona di New York. È proprio durante questa serata che nasce la Cutrera@Bastianich che si trasforma presto nel desiderio di realizzare vini.

La filosofia di questa azienda è basata sulla territorialità e le tradizioni. I vini saranno prodotti solo da uve autoctone e andranno a ricercare i cloni più antichi. Dopo uno studio approfondito delle zone di produzione e soprattutto tenendo conto del cambiamento climatico e della siccità, i vigneti sono stati impiantati tra i 500 e i 600 metri di altitudine su un terreno mix di argilla, calcare e pietre, esposta a sud-est e sud-ovest, a 50 km dall’Etna.

I vini si posizioneranno in una fascia alta di prezzo ma la Cutrera@Bastianich ancora prima di immettersi ufficialmente nel mercato sta già pensando all’acquisizione di due posti di produzione da affiancare a quelli al momento in affitto: “Posso dire che saranno eccezionali ma al momento non dico altro”.

I Cutrera hanno tenuto fino al 2014 il Palmento di famiglia dove veniva già prodotto il vino. Il legame di Bastianich e la sua famiglia con il vino è anch’esso innegabile: pionieri assoluti nell’importazione di vini d’eccellenza italiani negli Stati Uniti fin dai primi anni ’70, fino a diventare produttori nel 1997 nella DOC Colli Orientali del Friuli con la Cantina Bastianich a Cividale del Friuli. Joe ha desiderato comprare i primi vigneti di famiglia in Italia alla nascita della sua primogenita, Olivia, perché voleva che finalmente – dopo tanti anni – i suoi figli potessero avere un posto in Italia da poter chiamare “casa”, iniziando da una zona vocata ai grandi bianchi. Inoltre, è proprietario della Mozza, in Toscana. Oggi la Cantina Bastianich conta una produzione di circa 230.000 bottiglie all’anno, esportate in più di 28 Paesi.

Un ritorno, quello di Joe Bastianich in Sicilia. Da giovane trascorse un anno sabbatico in Italia, lavorando nelle cantine e nei vigneti dei più grandi produttori dell’epoca e un anno a Palermo all’Azienda Miceli.

Il vitigno uva Cutrera

La famiglia Cutrera ha sempre posseduto un vecchio vigneto storico, accudito dalle varie generazioni. Questo vigneto era stato piantato dal bisnonno Salvatore (Zu Turi) ed aveva una particolarità: era costituito da un mix di Vitigni.

Intorno al 2000 la Regione Siciliana ha intrapreso una ricerca per trovare i vitigni reliquie sopravvissute alla filossera, o vitigni ormai scomparsi. “Nel nostro vigneto – racconta Salvatore – i ricercatori individuarono due vitigni particolari, un bianco e un rosso. Il rosso è un vecchio clone del Nero D’Avola molto particolare, ma pressoché abbandonato perché non produttivo come i nuovi ceppi. Il bianco invece è inedito, non è collegato a nessun vitigno, gli unici esemplari erano nel nostro vigneto. Questo vitigno si chiama proprio Cutrera e già alcune aziende la stanno sperimentando. Abbiamo scoperto questa incredibile storia a settembre 2023 solo dopo l’apertura della società: saremo quindi un’azienda con un vitigno di famiglia bianco e un Nero D’Avola”.

Il team

L’azienda appena formata è una fusione tra l’azienda vinicola Bastianich e la Frantoi Cutrera, “Abbiamo anche costituto un team mix di importanti enologi del territorio, come Peppe Romano e Nino Di Marco, con l’apporto dell’esperienza esterna di Emilio del Medico, già enologo della famiglia Bastianich. Si tratta di enologi diametralmente opposti, che vivono realtà a 1200 km di distanza ma con un’unica mission: emozionare. Emozionare d’altronde – conclude Cutrera – è anche il mio slogan ed è ciò che ci ha resi famosi nell’olio”.