Come riconoscere la qualità negli spaghetti e affini? Le indicazioni di un’azienda napoletana che rappresenterà l’Italia all’Expo 2010 di Shanghai
Il Pastificio Leonessa di Cercola si mette alla prova ed invita i consumatori alla valutazione della qualità della loro produzione di pasta artigianale.
Durante il Pasta Trend di Bologna è stato infatti presentato dall’azienda un pratico contenitore a forma di cubo con 250 gr. di pasta e le “istruzioni per l’uso” in due fasi riportate sul packaging per una corretta prova di assaggio. Innanzitutto la fase di cottura, importantissima per ottenere un risultato ottimale con poche e semplici regole: 100 gr. di pasta per un litro d’acqua in una pentola capiente, un cucchiaino di sale solo al momento dell’ebollizione e cottura rigorosamente al dente. Segue la valutazione che – spiega Oscar Leonessa, amministratore dell’omonimo Pastificio – “andrebbe fatta assaggiando la pasta senza alcun tipo di condimento, per apprezzarne al meglio volume, tenacità, consistenza e aroma”.
I prodotti del Pastificio Leonessa, realizzati semplicemente con acqua, semola di grano duro e tanta pazienza, comprendono pasta liscia e rigata, formati regionali e della migliore tradizione pastaia napoletana, pasta vegetale colorata con ingredienti naturali, nidi, pasta all’uovo, pasta fresca semplice o ripiena, gnocchi, una linea di prodotti senza glutine e un’altra con ben il 15% di fibre.
La pasta, secondo la tradizione di famiglia, è lavorata artigianalmente da più di 35 anni e trafilata al torchio di bronzo con un grande impegno durante la fase dell’asciugatura.
“Grazie alla lunga e lenta essicazione su telai in “armadi statici” e a temperatura non superiore ai 45° – continua Oscar Leonessa – sono favoriti quei processi di fermentazione indispensabili per caratterizzare con aromi e fragranze tipiche il prodotto finale”.
La pasta del Pastificio Leonessa è stata selezionata per rappresentare l’artigianalità della pasta Made in Italy all’Expo 2010 di Shanghai.
D. C.