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L'azienda

Il Gruppo HQ Food and Beverage diventa grande: nasce il comitato tecnico scientifico. E svela una collaborazione con il dottorato industriale

20 Novembre 2024
Stefano Pratesi, Karolin Larsson, Marco Pietrosante, Raffaele Lupoli Stefano Pratesi, Karolin Larsson, Marco Pietrosante, Raffaele Lupoli

Parte tutto ad inizio Millennio con i primi servizi agli aerei privati, quando Mauro Benincasa ebbe l’intuizione di creare il Gruppo HQ Food and Beverage per fornire catering che potremmo definire al volo. Un servizio così ben fatto che erano gli stessi equipaggi a consigliare i propri clienti a rivolgersi a questa azienda per il catering. D’allora è andato tutto in crescendo tanto che Benincasa ha dovuto ampliare l’offerta e proporre il catering del settore lusso con quattro brand specializzati: Hi Fly con il catering per jet privati; BioQitchen, catering che utilizza prodotti biologici e una filiera corta; Dream Eat, catering per la moda e le produzioni cinematografiche; HangarQ, in via Tertulliano n. 68, a Milano, per eventi privati e aziendali. Adesso sono disponibili anche piatti pronti per alberghi.

Intanto BioQitchen diventa un’iniziativa innovativa che sfida le convenzioni del catering tradizionale perché sotto la guida visionaria di Mauro Benincasa si propone di ridefinire il concetto di cibo di alta qualità da filiera controllata, superando i luoghi comuni e impegnandosi in un’analisi dettagliata del proprio ciclo produttivo. L’obiettivo? Creare un modello di eccellenza che non solo innova i processi, ma migliora anche l’impatto ambientale, condividendo le best practice con tutti i partner. E, aggiunge Benincasa: “Dopo un lunghissimo lavoro di ricerca dei migliori professionisti disponibili, siamo finalmente giunti alla presentazione del Comitato Tecnico Scientifico che diventerà uno strumento stabile e dinamico inserito all’interno di BioQitchen in grado di supportarne le attività”. Contestualmente è stato presentato il QookBook, ovvero la Matrice di Sostenibilità di BioQitchen, un concreto impegno verso la creazione di un piano sostenibile che mira a rendere il cibo una fonte di nutrimento in perfetta armonia con l’ambiente. Questo approccio, emerso durante l’evento milanese, rispetta la terra che lo produce, le mani che lo lavorano e i corpi che lo consumano. Evolvendosi in un ricettario innovativo, la Matrice trasforma concetti complessi in ingredienti, tecniche e processi culinari. Il risultato è una guida pratica per una cucina sostenibile, pensata per dialogare con tutti gli stakeholder e creare un linguaggio comune che unisce la sostenibilità con l’arte culinaria.

Nel corso dell’evento che si è svolto a Milano nell’hangar Hq Food and Beverage, è stata svelata una collaborazione pionieristica: il Dottorato Industriale tra Hq Food and Beverage e Isia Roma Design, un’iniziativa senza precedenti nel panorama del catering italiano. Questo accordo, il primo mai sottoscritto da un catering del Belpaese, non solo sottolinea l’impegno di BioQitchen verso l’innovazione, ma rappresenta anche un passo significativo verso una ristorazione più sostenibile e responsabile. “Il Dottorato svilupperà una ricerca specifica sugli impatti ambientali e sociali di ogni singolo piatto in un quadro di vera e propria innovazione di food design” hanno detto in perfetta sintonia Stefano Pratesi (Direttore di BioQitchen), Tommaso Salvatori (Direttore di Isia Roma Design) e Michele Cuomo, Premio Compasso D’oro di Adi, l’Associazione per il Disegno Industriale, noto per il suo progetto premiato della pasta “Canna di Fucile 2011”. E, poi, c’è il team d’eccellenza per un futuro sostenibile nel catering e, cioè, il Comitato Tecnico formato da Marco Pietrosante (nominato presidente e che è vicedirettore dell’Isia di Roma), Karolin Larsson, professionista di altissimo livello, attualmente responsabile delle linee packaging Ecosostenibili della multinazionale Duni spa e Raffaele Lupoli (Direttore del giornale Economia Circolare), docente universitario di economia circolare e sostenibile.

Tra i primi passi del Cts c’è quello di “individuare le problematiche che riguardano il settore imprenditoriale di BioQitchen, sia di carattere economico, sociale che culturale, leggendole in chiave contemporanea – spiega il Presidente Marco Pietrosante –. Dopodiché andremo a individuare studiosi e professionisti che possano dare un ulteriore contributo alla riflessione, per definire un “memorandum” condiviso. Dopo questa analisi, il Cts avrà la funzione di individuare delle tematiche di indirizzo teorico-pratico, che possano anche essere replicabili per altre aziende”. Un lavoro che, tra le altre cose, poggerà sul pilastro dell’innovazione della cucina contemporanea, che secondo Pietrosante “sta sempre nell’individuazione delle risposte più corrette, date il momento storico, dai valori e dalle sue emergenze. Credo che, come per altri ambiti, si debba leggere la Cucina Green come una filiera complessa, con le sue articolazioni ed i dettagli che la caratterizzano, in modo da poter individuare quelle azioni in grado di rispondere in modo corretto alle domande. La scelta del cibo implica una tale variante di valori come quelli storici, culturali, religiosi e personali, che occorre individuare una strada con tante arterie che possano cristallizzare le diverse situazioni intorno all’orientamento individuato”.

Intanto venerdì 22 novembre sempre a Milano, presso la sede di Confcommercio, sarà presentato il manifesto Anbc-Fipe sulla responsabilità delle scelte di fornitori di banqueting e catering con l’obiettivo di sensibilizzare gli organizzatori e le sedi ospitanti di eventi a una selezione adeguata e consapevole di fornitori della filiera del banqueting e del catering.