A guardare la foto panoramica della distilleria di Laphroaig, situata sulla costa meridionale dell’isola Islay e immaginando un proverbiale “volo pindarico”, si potrebbe dire che il team (sicuramente quello italiano) della distilleria scozzese ha scelto la location giusta per festeggiare a Milano il centenario dell’eccellente Laphroaig 10 anni e, cioè, il ristorante “Al Naviglio” che si affaccia sulla riva del Naviglio Grande. Dopo aver assicurato il legame con l’acqua, immaginiamo che si è pensato a quello con il fuoco, fondamentale, perché l’unicità di Laphroaig è basato su tre storie: torba (elemento distintivo dell’isola scozzese), sale (le note salate sono dovute all’incontro dell’aria oceanica con le botti di legno), fuoco (per il processo di essicazione del malto d’orzo). A Milano, al fuoco ci ha pensato Errico Recanati, del ristorante stellato “L’Andreina” di Loreto, che ha preparato un menù incentrato sulla cottura alla brace, giocando con creatività sui tre elementi di sapidità, affumicato e torbato, creando piatti che hanno sapientemente incontrato le note caratteristiche del protagonista della serata, Laphroaig 10 anni, appunto.
Davvero una gran bella serata per il centenario del single malt imbottigliato per la prima volta nel 1923 da Ian Hunter che aveva rivelato la gestione della distilleria – fondata nel 1815 dai fratelli Donald e Alexander Johnston con il nome Johnston & Johnston – iniziando ad utilizzare botti ex-bourbon. Successivamente, siamo nel 1954, Hunter affida la distilleria alla prima distillery manager donna, Bessie Williamson che incentiva la crescita internazionale, tanto che i suoi successori come John Campbell e Barry MacAffer, faranno di Laphroaig il whisky di Islay numero uno al mondo grazie anche all’impegno di portare avanti una filosofia di eccellenza e ricerca del gusto assoluto, identificate nelle sue straordinarie etichette, trainate dall’iconico Laphroaig 10 anni, che viene ancora distillato con la stessa ricetta ideata da Ian Hunter. L’evento milanese (con la regia di Roberta Antonioli) e il suo stesso successo ha un obiettivo preciso e, cioè, selezionare quelli che vengono definiti “i pionieri del gusto”, persone straordinarie e allo stesso tempo comuni, che incarnano i valori condivisi con la distilleria di Islay, la passione e la perseveranza, ideali attraverso i quali si oltrepassano i confini del gusto. Perché c’è “in ogni storia il nostro carattere”. E, quindi, storie di produttori, artigiani e chef, legati a Laphroaig anche grazie ai tre elementi cardine del whisky scozzese: il sale, il fuoco e la torba.
A dare il via al progetto di collaborazione, la prima partnership globale è stata con Francis Mallmann, chef argentino che lavora con il fuoco aperto in Patagonia. Adesso a rafforzare il progetto è stato scelto l’Italia, con un altro chef – il marchigiano Recanati, appunto – che ha fatto del fuoco la sua firma culinaria e che nell’ospitata milanese negli eleganti spazi interni ed esterni de Al Naviglio, ha dato un saggio della sua arte e impegnandosi con il team di Laphroaig a dare vita, nei prossimi mesi, ad una serie di iniziative incentrate sul gusto e sulla ricerca della eccellenza. A Milano, per esempio, lo chef marchigiano ha proposto l’aperitivo di benvenuto con “L’Inconfondibile”: Laphroaig 10, miele alla soya, soda al sesamo tostato, sesamo e sale nero servito con puntarelle ed alici, melanzane arrosto e miso, spiedini di pollo laccato al Laphroaig e Paccasassi, crostolo sfogliato lardo di maiale nero ed erbe selvatiche, il fegato grasso diventa un’arachide. A tavola, invece, sono stati serviti l’Ostrica alla brace come antipasto: nocciola bruciata e mela dei sibillini, con il drink “I Primi Sentori” (Laphroaig 10, cordiale di mais al Bbq, sciroppo di popcorn affumicati, sorbetto al succo di mais e kumquat), seguita da lattuga cotta nel Laphroaig , i suoi estratti, uova di trota e mandorla amara, da faraona cotta da lontano soffiato di patate e radici, e Laphroaig 10 anni liscio in abbinamento; così è stato possibile godere il gusto audace e affumicato di questo splendido whisky di colore oro pieno e brillante; profumo affumicato, intenso, quasi medicinale e con una nota dolce; corposo e con una sorprendente dolcezza sostenuta da note di sale e sfumature di torba. Si chiama “Breakfast in Scozia”, invece, il cocktail abbinato all’originale dessert Gelato al Laphroaig: banana cioccolato alla brace e caviale, un tripudio di note affumicate e salate, nel drink realizzato con Laphroaig 10, caffè cold brew, amaretti al caffè, caramello salato, foam di cornflakes, crumble di amaretto e sale maldon.
Laphroaig 10 fa parte del portafoglio Beam Suntory, azienda leader nel mondo per la produzione di premium spirits, e dal 2019 viene distribuito ufficialmente in Italia da Stock.