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L'azienda

Il Brunello di Montalcino che viene dal… Paradiso: “La nostra punta di diamante”

19 Luglio 2024
Antonio Mario Zaccheo nel vigneto Antonio Mario Zaccheo nel vigneto

Il nome della vigna – Vigneto Paradiso – potrebbe già essere una sorta di impegno a fornire l’uva per produrre uno dei più grandi vini italiani, il Brunello di Montalcino. A confermare che il nome del vigneto è davvero appropriato a questo impegno, ci ha pensato Decanter Wine Awards, che è la più prestigiosa competizione vinicola del Regno Unito e sicuramente tra le più importanti al mondo. Nel corso dell’edizione 2024 di questo evento è stato sancito che il Brunello di Montalcino riserva 2018 prodotto da Carpineto, azienda fondata nell’area del Chianti Classico dalle famiglie Sacchet e Zaccheo nel 1966, è uno dei grandi vini italiani. Questa riserva, prodotta solo nelle migliori vendemmie, per gli esperti della manifestazione inglese, è caratterizzata da un grande potenziale evolutivo che assicura un’emozione destinata a sfidare il tempo. Tant’è che la riserva 2018 è tra i 6 “Best in Show” ai Decanter Wine Awards 2024 e, potremmo anche dire che ha fatto anche da apripista al Brunello di Montalcino 2019 visto che ha conquistato la medaglia di platino e, così, Carpineto, tra le 6 aziende italiane selezionate tra i “6 Top”, è l’unica ad avere conquistato anche la medaglia di platino per un’altra annata. “Segno di una straordinaria continuità e standard di qualità” fanno sapere da Carpineto.

Quattro grandi nomi della critica mondiale hanno dato dei super punteggi al Carpineto Brunello di Montalcino riserva 2018: Decanter World Wine Awards, con 97 punti; James Suckling Wine Ratings con 96 punti; Gilbert & Gaillard 95 punti Doppia Medaglia Oro International Challeng 2023; Wine Spectator 94 punti. Antonio Michael Zaccheo e Caterina Sacchet rappresentano la seconda generazione dei fondatori di Carpineto: “Uve raccolte unicamente da Vigneto Paradiso quelle della Riserva, uno dei più alti della denominazione. La freschezza di questo territorio alto e scosceso è testimoniata dal fatto che in larghi tratti del vigneto abbiamo addirittura il muschio che cresce sotto il filare, caratteristica questa da vigneto “di montagna”, se così possiamo dire “. E Caterina, che da enologa ha firmato questo vino, aggiunge: “Sono molto orgogliosa di come sta andando in degustazione la Riserva 2018, un’annata particolarmente piovosa che però, essendo il vigneto Paradiso su terreno ben drenante e ben ventilato, ha portato a raccogliere uva sana e con un’ottima maturità delle componenti nobili, dando così vini di grande personalità. Un’annata destinata a dare grandi soddisfazioni nel segno soprattutto della tipicità territoriale e della tradizione. Per questo abbiamo deciso di fare anche la Riserva 2018. Il nostro esordio con la Riserva è con la vendemmia 2015, poi la 2016, la 2017 e da ultimo il capolavoro super premiato”.

Da sottolineare, inoltre, che la tenuta di Montalcino di Carpineto, si trova in una posizione privilegiata, a 500 metri sul livello del mare, in località Rogarelli, ed è uno degli insediamenti più alti della denominazione e più panoramici con la vista che spazia dal centro storico di Montalcino (da cui dista 2 chilometri in linea d’aria) del quale s’inquadra l’intero perimetro della cinta muraria, alla Val d’Arbia, dove all’antica Cassia si unisce la via Francigena e, nelle giornate limpide, fino anche a Siena. E, così, la più piccola delle cinque tenute di Carpineto è tra le più suggestive: una sorta di wine boutique con antichi casali in pietra circondati da querce secolari e tutto intorno 53 ettari di terreno di cui 10 di vigneto piantati a sangiovese grosso allevato a cordone speronato (3,5 ettari di Brunello, 5 di Rosso di Montalcino, il resto Sant’Antimo Rosso), a una densità di 5.700 piante per ettaro, un uliveto e un fitto bosco di querce, lecci e macchia mediterranea. La leggera esposizione verso Nord, in posizione panoramica e ventilata, assicura ai vini di questa tenuta un microclima unico, caldo di giorno e temperato e fresco di notte, ideale per conferire al Brunello profumi intensi e complessi, freschezza, mineralità, eleganza, raffinatezza e grande longevità. Tutto questo si trova nel Brunello di Montalcino riserva 2018 Docg che per la sua maturazione ha sostato 42 mesi in botti di rovere di diversa capacità a cui è seguito l’affinamento, nelle 7.000 bottiglie prodotto, nella cantina caratterizzata da temperatura e umidità naturale ma costantemente controllata.