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L'azienda

I rossi dove nessuno pensava di farli: la caparbietà di Carla e Nadia

24 Novembre 2020
Carla_Prospero Carla_Prospero

di Michele Pizzillo

Si richiama proprio a Sansone – il giudice scelto da Dio per sconfiggere i nemici di Israele – Sansonina, l’azienda agricola di Carla Prospero.

Per chi non lo sapesse, riveliamo che è la moglie di Sergio Zenato – che però non c’è più – il produttore di straordinari Amarone e pioniere, a partire dagli anni Sessanta, nella sfida della valorizzazione del Lugana, perché ha sempre promosso e creduto soprattutto nei vitigni autoctoni. Ci si chiede, perché “scomodare” il forte Sansone, per di più in terra molto lontana dai luoghi dettagliatamente descritti dai testi sacri? Semplice la risposta: il mitico Sansone è famoso per la sua forza, che in terra di vini bianchi, con Sansonina, diventano, come dire, peculiarità al femminile, proprio per la determinazione della signora Prospero di voler produrre un vino rosso e per di più ottenuto da vitigno internazionale come il Merlot. E, poi, Sansonina, cascina settecentesca situata a poca distanza da Peschiera del Garda, era il nome con cui tutti chiamavano la sua proprietaria, una donna dalla personalità energica e decisa, quasi un Sansone, in gonnella, da meritarsi il soprannome di Sansonina. E, così, aggiunge la signora Zenato “sarà storia, sarà leggenda, ma a me piace pensare che l’anima di questa tenuta sia assolutamente femminile che ho voluto trasformare in un’azienda tutta mia, ricca di amore per la terra. Per il vino ho voluto mantenere l’antico nome di Sansonina perché fa parte del dna di questo progetto: su questa terra ho ridato vita ad un antico vigneto di Merlot di cui il vino Sansonina è fatto”.

(Carla Prospero)

Il vino porta questo nome proprio per ritrovare il dualismo maschio-femmina proposto dalla storia del luogo. E, a quanto pare, acquistò la tenuta nel 1997 con il preciso intento di intraprendere una personalissima sfida al femminile e sfatare i pregiudizi: produrre un grande vino rosso in una zona tradizionalmente nota per i bianchi. Con la sua caparbietà e sensibilità, Carla è riuscita nel proprio intento dando vita ad un rosso vigoroso, intenso ed elegante. C’è di più. A lei, poi, si è aggiunta la figlia Nadia Zenato, due donne, due forti personalità, due competenze e due diverse generazioni che, proprio come nella lettera “S” logo della Sansonina in cui un’unica linea raccorda il movimento di due diverse spirali, si integrano e si completano nel segno di una forte tradizione che accompagna un futuro imprenditoriale di successo. Che, a fine degustazione, viene spontaneo dire “la conferma arriva dal vino”, anche dal bianco, ovviamente Lugana, che è stato poi affiancato al capostipite rosso, con la vendemmia 2014, dopo una sperimentazione durata tre anni che permise di imbottigliare una cuvée di Lugana Vigna del Moraro Verde, attraverso una tecnica di fermentazione spontanea.
Questi i tre campioni di Casa Sansonina firmati da Carla e Nadia Zenato.

Sansonina Merlot Garda Doc 2017

100% uve merlot raccolte in cassetta, raffreddate, sottoposte a pigiatura soffice, fermentazione spontanea e lenta, affinamento in piccole botti di rovere per 18 mesi, assemblaggio finale in botte grande e invecchiamento in bottiglia per almeno sei mesi. Il colore rosso rubino granato inteso, unitamente al profumo ampio, complesso di frutta rossa matura e di quella confezionato, anticipano l’eleganza, la rotondità e la morbidezza che contengono le rare bottiglie di questo prezioso vino che, centellinandolo, avvolgerà il palato ancor prima che emergerà una straordinaria persistenza aromatica. Questo rosso gardesano di radice internazionale, è una preziosità che va centellinata, magari per accompagnare grandi arrosti e pregiati formaggi stagionati.

Evaluna Garda Doc Cabernet 2018

65% di uve Cabernet sauvignon e 35% di uve Cabernet franc raccolte in un vigneto di 2,5 ettari nella terza decade di settembre. Le uve vengono diraspate e fermentano in piccoli vinificatori di acciaio e dopo, il vino viene travasato in serbatoi di acciaio dove svolge la fermentazione malolattica e affina prima dell’imbottigliamento. Il colore è rosso rubino carico, con avvolgente profumo di frutti rossi freschi – tra ribes, lamponi, more – e note speziate di liquirizia e pepe. In bocca, poi, la bella sapidità fa emergere la territorialità della parte Sud del lago di Garda, che assicura vini dal corpo pieno ed armonico sostenuto da piacevolissime note erbacee e da un contenuto tannico importante. D’altronde il secondo vino rosso di Sansonina nasce con la vendemmia 2014, dal preciso obiettivo di far conoscere le enormi potenzialità che il territorio del Garda, storicamente vocato ai grandi vini bianchi, può esprimere anche con vitigni rossi.

Lugana Doc 2018 fermentazione naturale

Poteva mancare un Lugana in un’azienda presente in un territorio a forte vocazione bianchista? No, deciso. Così arriva il bianco classico, ottenuto da uve Trebbiano di Lugana raccolte in una vigna impiantata nel 1975. Fermentazione ad opera dei lieviti indigeni presenti naturalmente sull’uva, illimpidimento naturale del mosto e fermentazione in piccoli serbatoi di acciaio a temperatura controllata, affinamento del vino su fecce fine, così alla degustazione arriva con un bel colore giallo paglierino con riflessi dorati; profumo che ricorda la terra di origine ma sostenuta da sentori di mandorla, frutta esotica e note di miele. E’ un vino asciutto, sapido, fresco, di grande equilibrio e una certa potenzialità a resistere nel tempo.

Azienda agricola La Sansonina
Località Sansonina – Peschiera del Garda (Vr)
T. 045 7551905