Pino Glorioso
A quanti di voi sarà capitato di pensare di mangiare una “fettina” nel momento in cui si desidera una cosa semplice e sana.
Ma si fa presto a dire fettina. Perché affinché sia davvero semplice e sana è fondamentale che sia di qualità. E cosa si intenda per qualità non è affatto scontato, “perché sulla qualità possiamo discutere e ciò che è qualità per qualcuno non lo è abbastanza per qualcun altro, mentre sulla sicurezza no, non ci sono discussioni che tengano, perché ci sono dei parametri ben precisi che vanno rispettati”. A pensarla così è Pino Glorioso, della Glorioso Carni, l’azienda di Nissoria in provincia di Enna, nel cuore della Sicilia, che ha fatto della sicurezza e della qualità dei suoi prodotti i suoi punti fermi. Parametri indiscutibili per il titolare dell’azienda, ereditata dal padre Mauro che la fondò negli anni sessanta, come indiscutibile è il successo di due dei suoi prodotti di punta, gli involtini alla messinese e quelli al pistacchio, realizzati proprio con quelle “fettine” di qualità. “Non c’è luogo nel quale li presentiamo nel quale non ottengano successo”, dice con un pizzico di orgoglio. I primi, quelli alla messinese sono frutto di una rivisitazione di un’antica ricetta, i secondi, più delicati, sono frutto della fantasia culinaria dello stesso Pino che, nella sua azienda, si avvale anche della collaborazione di due chef e due tecnologi alimentari, per non lasciare nulla al caso.
Il percorso verso la sicurezza delle carni Glorioso inizia in Francia, dove vengono comprati i capi che poi saranno allevati per almeno cinque mesi in Piemonte, secondo le regole dei contadini locali, “nutriti con prodotti naturali seminati e raccolti in Piemonte, senza grassi animali o ogm. Siamo molto attenti all’alimentazione degli animali, con un giusto bilanciamento di vitamine, carboidrati e proteine – afferma Pino Glorioso – perché da quello che mangiano gli minali dipende la qualità delle carni che mangeremo noi. La nostra, dal punto di vista nutrizionale, è ottima ma, per ottenere questi risultati – dice – abbiamo dovuto fare delle scelte che hanno dei costi oltre che in termini economici, anche in termini di tempo e impegno da dedicare al lavoro”.
Oggi l’azienda Glorioso ha venti allevatori che tirano su ventimila capi all’anno, controlla tutta la filiera, dà lavoro a 127 persone e ha dalla sua anche qualche primato. “Siamo stati i primi ad etichettare la carne, facendo della sicurezza un fattore fondamentale ed i primi a pensare ad una linea di prodotti preparati senza glutine”. I preparati di carne Glorioso gluten free sono stati i primi in Italia ad essere venduti nei banchi delle farmacie e poi nella grande distribuzione e nella ristorazione: “era il 2006 anche se la sperimentazione in azienda è iniziata nel 2001 – ricorda Pino -. Oggi vendiamo in tutta Italia una vasta gamma di prodotti per celiaci che per noi rappresentano un vero valore aggiunto”. “La mia ambizione? Creare un prodotto gradito al mercato nazionale, partendo però dalla cucina siciliana. Perché una cosa è certa, la nostra identità siciliana deve restare chiara ed essere, insieme alla sicurezza delle carni, il nostro punto di forza”.
Clara Minissale