(Gabriele Siracusa)
Del birrificio Alveria, una bella realtà di Canicattini, in provincia di Siracusa, c'eravamo già occupati qualche tempo fa (leggi questo articolo).
Il progetto di Gabriele Siracusa e Ivan De Gaetano, siracusani di 39 anni, è chiaro e semplice: fare birre artigianali facili da produrre, altrettanto da bere e con materie prime selezionatissime. Ma gli stili vengono reinterpretati dai due che mirano a dare alle birre un carattere personale. Gabriele racconta la semplicità del modo in cui l’azienda nasce: seguendo la sua nuova passione per la birra artigianale. Gabriele comincia a degustare le birre artigianali durante i suoi studi a Pisa. Dopo varie esperienze lavorative torna in Sicilia e fonda il birrificio con Ivan. “Tutto nasce nel monte Alveria – racconta – dov’è situato l’agriturismo di Ivan. Inizialmente abbiamo destinato uno stanzino dell’agriturismo alla produzione di birra, in seguito abbiamo chiesto dei fondi e ci siamo trasferiti a Canicattini. Da qui il nome della birra e il logo: proprio in quell’agriturismo c'è un allevamento di asinelli che sono passati ad indentificare la tenacia e, appunto, la caparbietà del nostro nuovo progetto. E quindi il nostro logo”. L’azienda ha ormai due anni di vita e Gabriele parla di un riscontro notevole non soltanto dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista del pubblico, sempre in crescita.
Al momento la selezione comprende la Blonde Ale, l’American Blonde Ale, l’American Pale Ale e l’Imperial Ipa. La selezione comunque è destinata ad espandersi. Gabriele ci parla delle birre più gettonate del momento come la CentoBocche, birra realizzata con stile belga, grano maiorca (grano tenero siciliano), molto speziata. Una birra il cui gusto dal finale acidulo si sposa bene sia con la carne di maiale che con una frittura di pesce. Molto richiesta anche l’American Pale Ale, una birra forte e consistente adatta a scandire la degustazione di un piatto non leggero e, appunto, “americano” come un hamburger con patate fritte. Le quattro birre Alveria hanno saputo accompagnare brillantemente la degustazione delle arancine siciliane e catanesi che si sono sfidate il 12 dicembre a Villa Igiea (leggi qui).
Clarissa Iraci