(Pierluigi Crescimanno)
È facile fare olio buono in un territorio come quello di Castelvetrano, vocato ad una delle più note cultivar siciliane, la Nocellara del Belìce, direte voi.
In realtà se è vero, è lo è, che la zona di produzione rappresenta il biglietto da visita di un olio, altrettanto importanti sono le mani che lo producono. Tenuta Rocchetta è una delle prime aziende che ha compreso che l’olio extravergine siciliano potesse competere per qualità e pregi organolettici con i migliori e famosi oli italiani. Nel 1996 la proprietaria Angela Consiglio, insieme ai figli Pierluigi e Marilena, decise di partecipare ad uno dei più importanti concorsi del settore oleario competendo con etichette toscane da sempre vincitrici. Fu questa una importante occasione per far conoscere le potenzialità dell'olio extravergine siciliano che, fino ad allora, i produttori isolani vendevano sfuso, riuscendo a malapena a coprire le spese. Da quel momento è stato un crescendo di premi, riconoscimenti, recensioni, che ha portato l'azienda, oggi guidata con passione e dedizione da Pierluigi Crescimanno e dalla sorella Marilena, a vincere il massimo premio nei 6 più importanti concorsi in Italia.
L'azienda dispone a Castelvetrano di un uliveto che consta di circa 6 mila piante, di cui almeno la metà centenari. Oltre alla Nocellara del Belìce, che occupa oltre l’80% della superficie, sono coltivate altre cultivar come Biancolilla, Cerasuola, Giarraffa e Agghiastru, una varietà selvatica il cui olio è particolarmente richiesto nella preparazione di dolci e gelati. Gli ulivi sono coltivati usando, solo se necessario, prodotti non tossici. Gli uliveti dispongono, inoltre, di un impianto irriguo di soccorso mentre la raccolta avviene manualmente o con raccoglitore ad ombrello che consente di lasciare la drupa più integra e tempi di raccolta più brevi.
Se oggi l’olioTenuta Rocchetta, che per il 50 % si vende all’estero, è presente sulle tavole e nelle cucine di tanti famosi ristoranti e in selezionati punti vendita è perché la famiglia non si è limitata alla mera produzione e vendita investendo sulla valorizzazione delle sorprendenti qualità nutraceutiche dell’Evo. Pierluigi, agronomo, oltre ad essere tra i primi degustatori d'olio siciliani nonché docente nei relativi corsi, insieme alla sorella Marilena, farmacologa, si è dedicato alla ricerca e innovazione in vari ambiti: dalla lotta fitosanitaria all'ottimizzazione sull’uso dell’acqua, dall'uso dei polifenoli della Nocellara come integratori alimentari fino al loro uso per combattere le cellule cancerogene. Oggi la produzione annua è di quasi 30 mila litri suddivisi in sei etichette.
Olio di Delia. Al naso prevale la foglia di pomodoro e sentori di verdure amare bollite. In bocca vi è equilibrio tra un ingresso lievemente piccante e il finale leggermente amaro.
Giarraffa. Al naso offre erbe mediterranee come timo, origano e rosmarino e foglia di pomodoro. In bocca l'ingresso è mediamente piccante ed amaro con lievi sentori balsamici.
Biancolilla. Al naso è intenso ed elegante con note di pomodoro e sentori mandorlati. In bocca è equilibrato tra amaro e piccante con piacevole finale di mandorla amara.
Agghiastru. All'olfatto presenta note dolciastre di frutta a polpa bianca come pera e mela e sentori balsamici di anice, menta e liquirizia. Palato fresco con equilibrio tra piccante ed amaro
Cerasuola. Naso con intense note di cardo e carciofi, ma anche verdure amare. In bocca l'amaro è molto intenso e prevale sul piccante crescendo nel finale.
Nuciddara. Naso intenso di foglia di pomodoro, cardi e carciofo. Al palato prevale il carciofo con un finale in prevalenza amaricante lievemente piccante.
Manuela Zanni
Tenuta Rocchetta
via Ugo Bassi, 12 – Castelvetrano (Tp)
Tel. 091 6259500 – 335 5707842
www.tenutarocchetta.it