di Michele Pizzillo
A proposito di panettoni, qualcuno ha scritto che adesso, all’ombra della Madonnina, si trovano anche i prodotti di Fiasconaro.
Come quelli realizzati in collaborazione con Dolce e Gabbana, quasi sempre dai gusti ricercati come agrumi e zafferano, quello al vino con elegante boccetta da nebulizzare sul lievitato e sempre confezionati in coloratissime scatole in latta con i disegni tipici della maison d’alta moda; i panettoni con la presenza di prodotti tipici siciliani come le arance, i pistacchi, le mandorle, il cioccolato di Modica igp, il fico d’India, albicocca, e al vino Malvasia delle Lipari passito doc. Invece, noi possiamo affermare che Nicola Fiasconaro è sempre stato di casa a Milano. In questa città ha perfezionato la sua arte pasticcera; qui ha capito che anche il dolce meneghino natalizio prodotto nel resto d’Italia sarebbe stato accolto bene dai consumatori purchè fosse fatto bene; a Milano ha “rifocillato” di panettone chi, a Ferragosto, non aveva la possibilità economica di permettersi di lasciare la città anche solo per una gita fuori porta. Insomma, Nicola, che insieme ai fratelli Fausto e Martino ha fatto della piccola pasticceria aperta nel 1953 dal padre Mario nella piazza principale del borgo medievale di Castelbuono, in provincia di Palermo, una eccellenza dolciaria internazionale, ha sempre avuto Milano nel cuore e quando abbiamo incontrato la giovanissima Agata, terza generazione dei Fiasconaro in azienda, appena “nominata” brand manager, abbiamo avuto la sensazione che con il suo debutto a Milano, a presentare il nuovo Panettone alle Nocciole di Sicilia con Crema alla manna morbida da spalmare realizzato in collaborazione con Dolce&Gabbana, nonché a svelare la nuova Brand Identity e i Pack 100% Eco della Fiasconaro, anche per la terza generazione fosse importante “partire” da Milano specialmente per chi ha il compito di ampliare la presenza sui mercati mondiali dell’azienda siciliana che già esporta i propri lievitati e la pregiata pasticceria in 60 paesi.
Agata ha raccolto la sfida proposta dal padre Nicola e, quindi, ha già dimostrato di avere le idee ben chiare di come esaltare ulteriormente quel panettone prodotto la prima volta dal nonno Mario, su insistenza del padre Nicola, divenuto simbolo dei prodotti artigianali ma, anche, dell’eccellenza siciliana che adesso diventa pur protagonista di una serie televisiva che andrà in onda, a partire dal 22 dicembre, su Food Network (Canale 33). La serie televisiva Eccellenze di Sicilia, prodotta da Milano Produzioni con la regia di Tiziana Martinengo per Discovery Italia, dedicata alle storie di tre realtà dolciarie che hanno avuto successo nell’alta pasticceria, sarà presentata in anteprima streaming su Discovery+ il 20 dicembre (ovviamente e non poteva essere diversamente) a Milano, in una fantastica location come i Bagni Misteriosi annessi al Teatro Franco Parenti, con la prima puntata in cui Fiasconaro è protagonista. E’ prevedibile che l’anteprima sarà un trionfo per il panettone Fiasconaro divenuto negli anni simbolo dei prodotti artigianali di qualità ed eccellenza dolciaria internazionale ma anche dei migliori ingredienti del territorio (dal pistacchio alle arance, dalle mandorle alle nocciole, dal cioccolato di Modica igp alla Manna delle Madonie, pregiata resina dolce che deriva dal frassino e che si realizza solo in Sicilia a Castelbuono e Pollina). Insomma, una dimostrazione di come una terra, la Sicilia, che ha certo parecchi problemi ma che sa esprimere imprenditori e dunque imprese di grande valore ed umanità, al tempo stesso. Alla presentazione del docufilm dovrebbe essere presente Nicola, nominato l’anno scorso Cavaliere del Lavoro, probabilmente insieme ad altri componenti della famiglia, magari con alcuni membri della terza generazione come la stessa Agata e, magari, anche Mario che è già un ottimo pasticcere. L’azienda madonita, secondo stime, chiuderà il 2021 con un fatturato di oltre 30 milioni di euro, e sarebbe il 25% di incremento sul giro d’affari del 2019, assicurando lavoro a 180 persone fra stagionali e dipendenti, ed una presenza su mercati importanti come Canada, Francia, Stati Uniti, Germania, Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda e una proiezione strategica sul mercato asiatico.