Una società formata da due siciliani e due italo-americani ha preso in mano le redini dell’impresa trentina. L’enologo Bambina: “Una bella sfida”
Le fattorie Azzolino rinascono nel nome dell’America. Negli ultimi mesi del 2010 infatti una società formata da due siciliani e due italo-americani ha deciso di prenderne in mano le redini per continuare la tradizione dell’azienda ma non solo.
L’obiettivo è infatti espandere il mercato estero, dagli Stati Uniti alla Cina. “Abbiamo rilevato la quota messa in vendita dai trentini, – spiega Franco Rizzuto, uno dei soci – e da gennaio siamo già sul mercato con buoni risultati”. Una ‘rinascita’ che coinvolge anche la ‘B&C Enology’: “Abbiamo accettato di ricominciare – spiega l’enologo Vincenzo Bambina – anche perché è una bella sfida. L’obiettivo sarà infatti trovare un giusto equilibrio tra le peculiarità del territorio ed i ‘gusti’ degli americani”.
Sinora dunque si è puntato alle etichette ‘storiche’ delle Fattorie Azzolino, azienda che sorge nel territorio di Monreale a cinquanta chilometri da Palermo. “Stiamo comunque lavorando a nuove etichette soprattutto per esportarle, mentre le classiche verranno immesse nel mercato nazionale. L’obiettivo – prosegue Bambina – è valorizzare quei vitigni che in questo territorio raggiungono l’apice. Quindi il Grillo ed il Catarratto”. Intanto “nei prossimi giorni – fa sapere Rizzuto – cinquantamila bottiglie raggiungeranno i cinquanta migliori ristoranti di New York e New Jersey. Poi l’obiettivo sarà la Cina”. Ma l’obiettivo sarà anche riprendere ed incrementare i contatti, “e per questo contiamo sul Vinitaly”, conclude Rizzuto che rivela il nome di uno dei soci italo-americani. Si tratta di Charlie Gambino. “Siamo cugini – spiega Rizzuto -. L’idea è nata parlando della loro passione per il vino e per la terra di origine. Una passione che li ha spinti ad investire qui malgrado facessero altri lavori. Charlie lavora infatti nel settore della pubblicità”.
Sandra Pizzurro