di Marco Sciarrini
Spesso accompagnando le cronache enoiche Toscane si narra di famiglie che hanno fatto la storia di questo territorio.
E, come conferma di questa regola, ci è capitato di visitarne una con tradizione secolare. Parliamo di una cantina storica: la Fattoria della Talosa e della famiglia Jacorossi. Che da tre generazioni ha legato il proprio nome a un luogo vocato alla produzione di grandi vini, quello di Montepulciano. La famiglia Jacorossi è proprietaria dell’azienda dal 1972 quando Angelo Jacorossi, imprenditore romano per alleviare “il logorio della vita moderna” va alla ricerca di un’oasi di pace trovandola a Montepulciano con i suoi 605 metri sul livello del mare, tra la Valdichiana e Val d’ Orcia, innamorandosi anche di una piccola cantina, la Fattoria della Talosa, nel cuore di Montepulciano, a pochi passi da Piazza Grande, nelle gallerie che corrono sotto due tra gli edifici più antichi della città, Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti, il vino riposa nella Cantina Storica di Talosa, si affina e diventa “Nobile”.
(La cantina storica)
Negli anni, la piccola cantina è cresciuta. Talosa oggi ha 33 ettari di vigneti, tra 330 e 400 metri sul livello del mare, che insistono su terreni, per la maggior parte con strati di sabbie e ciottoli, con banchi di argilla in profondità. L’Azienda è condotta dal giovane nipote di Angelo, Edoardo Jacorossi Mottini, nella squadra anche il Direttore Generale Michele Merola e dal responsabile commerciale Cristian Pepi. La storia recente di Talosa ha un punto di svolta nel 2004, anno in cui l’azienda ridisegna le proprie strutture e ridefinisce la produzione vinicola. Viene progettato e inaugurato il nuovo centro aziendale, davanti ai vigneti, dove vengono spostati gli uffici e concentrate le diverse fasi di vinificazione, maturazione, imbottigliamento, affinamento e logistica. In cantina nuovi legni tonneaux e barrique, che tengono compagnia alle grandi botti che continuano a essere utilizzate nella Cantina Storica per l’invecchiamento del Vino Nobile di Montepulciano, mentre l’anno successivo, arrivano quattro tini tronco-conici in acciaio.
( vigneti)
Nel 2006 il restyling tocca alla vigna, dove vengono sostituiti i vecchi vigneti, alcuni dei quali risalenti agli anni ’70, con nuovi quasi tutti di uve Sangiovese. Altra data importante per Talosa è l’1 maggio 2010, dopo anni di ristrutturazione apre al pubblico la Cantina Storica e inizia così una nuova fase di attenzione verso l’accoglienza e l’enoturismo, che diventano centrali nell’offerta di Talosa al pubblico. I lavori di ammodernamento si svolgono seguendo rigidi protocolli, nel rispetto del valore artistico e culturale della cantina, e coinvolgono anche le grandi botti in cui matura il Vino Nobile di Montepulciano: 7 nuove botti da 50 ettolitri e 10 botti da 10 ettolitri sostituiscono le più datate, già utilizzate nel corso dei decenni per tre o quattro passaggi del vino. Cinque anni dopo, l’1 maggio 2015, Talosa inaugura una nuova sala di degustazione ricavata in un’area precedentemente utilizzata come magazzino e deposito di strumenti di lavoro, spostati poi nel centro aziendale. In quegli anni vengono sostituite anche le vasche di vetroresina, che cede il passo all’acciaio, 8 nuove vasche da 150 ettolitri, e altrettante più piccole da 50 ettolitri.
(La nuova sala degustazione)
“Negli ultimi 15 anni abbiamo sostenuto numerosi investimenti con l’obiettivo di portare Talosa ai vertici dell’enologia italiana – commenta Edoardo Mottini Jacorossi, Ceo di Fattoria della Talosa – Abbiamo lavorato tanto per dare un nuovo volto all’azienda, tenendo sempre ben chiari all’orizzonte i nostri traguardi: produrre vini di alta qualità e promuovere un’offerta esperienziale legata al vino che potesse portare gli appassionati e i visitatori a godere delle bellezze di un territorio unico, immergendosi nella cultura e nel nostro stile di vita. Per questo, Talosa è cresciuta molto e ha cambiato aspetto: negli spazi di lavoro, con nuovo centro aziendale, in vigna, con nuovi impianti nei vigneti, e nel potenziamento dell’offerta ricettiva, attraverso la ristrutturazione della Cantina Storica e l’inaugurazione di Villa Talosa. Non abbiamo però intenzione di fermarci ora perché, nonostante le difficoltà vissute nel 2020, siamo pronti a nuove sfide e a nuovi progetti che contribuiranno a dare ancora più valore alla Fattoria della Talosa”.
Nel corso della visita abbiamo avuto modo di degustare i loro vini:
Rosso di Montepulciano Doc 2020
Sangiovese 85%, il restante con Merlot e Canaiolo. Al naso prevalenza fruttata di frutti rossi che si mescolano con sensazioni agrumate e speziate, al palato la sua freschezza e agilità, grazie alla poca estrazione dei tannini, favorisce il richiamo della beva.
Rosso di Montepulciano Doc 2019
Identiche le note come nella 2020, la 2019 l’abbiamo trovata un po’ meno agile, frutto probabilmente anche dell’annata, con il roteare del calice ha manifestato comunque intensità olfattiva e gustativa, aggiungendo alle sensazioni anche un tocco di floreale.
Vino Nobile di Montepulciano Alboreto 2018
Sangiovese in purezza. Al naso colpiscono le sensazioni balsamiche che si intrecciano a quella di piccoli frutti rossi, al palato le note olfattive si esaltano su freschezza e sapidità ed accompagnano un lungo e persistente finale.
Vino Nobile di Montepulciano Alboreto 2017
Identiche le note come nella precedente. In questo caso è servito in una magnum, che probabilmente aiuta la parte fruttata a farsi ancor più apprezzare, grande concentrazione, ha già raggiunto un suo equilibrio tra tannino ed acidità. Anche qui lunga persistenza finale su note agrumate e speziate.
Vino Nobile di Montepulciano Alboreto 2016
Identiche le note come nella precedente. Al naso prevalgono le sensazioni fruttate, al palato sapido belle freschezza con note speziate con finale persistente.
Vino Nobile di Montepulciano Alboreto 2015
Identiche le note come nella precedente. Si conferma che in zona la 2015 è stata una grande annata, le componenti fruttate e speziate che hanno accompagnato tutta la verticale si nobilitano, grande corrispondenza gusto olfattiva, con tannini vellutati che preludono ad un finale lungo e persistente.
Vino Nobile di Montepulciano Filai Lunghi Docg 2016
Sangiovese in purezza. Al naso complesso dove le sensazioni speziate, tabacco liquirizia scatola di sigari, ma anche arancia sanguinella preludono l’assaggio fatto di grande bevibilità ed eleganza del sorso dove troviamo un tannino vellutato ed una bella sapidità che accompagna un persistente finale.
Vino Nobile di Montepulciano Filai Lunghi Docg 2017
Identiche le note come nella precedente. Tornano i caratteri olfattivi e gustativi della precedente con sensazioni balsamiche e speziate e finale iodato.
Vino Nobile di Montepulciano Filai Lunghi Docg 2018 prova di botte
Una sorpresa, il frutto è di grande concentrazione freschezza e persistenza irresistibile, ed anche il tannino promette grandi cose.
Vino Nobile di Montepulciano Riserva Docg 2017
Sangiovese in purezza. Notevole e complesso il quadro olfattivo dove anche nella riserva si esaltano le sensazioni balsamiche speziate accompagnate da un delicatissimo frutto, al palato l’eleganza e la freschezza si fondono.
Vino Nobile di Montepulciano Riserva Docg 2016
Rispetto alla 2017 è meno espressiva, rimangono però le belle sensazioni gusto olfattive della precedente ed un bel finale.
Vino Nobile di Montepulciano Riserva Docg 2015
Si conferma la buona annata dove ritroviamo la finezza e la freschezza della 2017, dove l’eleganza del tannino già polimerizzato aggiunge eleganza gustativa, ad un sorso già succoso, lungo e persistente anche il finale.
Fattoria della Talosa
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