Vendemmia da ricordare quella appena conclusa nelle vigne della storica azienda Enrico Serafino, fondata a Canale nel 1878.
Quest’anno la cantina che racchiude e, nello stesso enfatizza, l’attitudine piemontese (cioè, la saggezza di intere generazioni che hanno lavorato per ottenere il massimo dai doni naturali che trovavano nel loro territorio) festeggia la ventesima vendemmia della denominazione Alta Langa e la certificazione Viva assegnata dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio che, attraverso quattro indicatori, valuta l’impatto delle azioni intraprese dalle aziende sul territorio, le pratiche di gestione agronomica del vigneto e le relative conseguenze sui corpi idrici e sul suolo, l’impatto della produzione sul cambiamento climatico in tutto il ciclo di vita del prodotto, l’utilizzo di acqua dolce in tutte le attività aziendali. Nel registro della certificazione Viva è entrato l’intero sistemo cantina e Oudeis, primo Alta Langa docg in assoluto e il secondo metodo classico in Italia ad ottenere la certificazione. Una scelta consapevole di cui il presidente della cantina di Canale, Nico Conta ed, ovviamente, la famiglia Krause che ha rilevato la storica cantina da Campari riportandola agli antichi splendori, ne sono orgogliosi anche perché “lo sviluppo sostenibile è un atto di volontà” sottolinea Conta.
E, aggiunge “la nostra fabbrica è l’ambiente e pertanto il nostro impegno verso una produzione sostenibile diventa una scelta imprescindibile. Perseguiamo la sostenibilità intesa nel suo senso più ampio, come una responsabilità fatta di tutela ambientale, progresso sociale e sviluppo economico, che permea ogni attività, dal vigneto, alla distribuzione, alla comunicazione, al benessere dei dipendenti e della comunità. I valori di Viva sono i nostri, e siamo orgogliosi di poter continuare a migliorarci insieme a loro, garantendo un’eccellenza sostenibile”. Ne approfitta, poi, della ricorrenza della ventesima vendemmia (e dei trent’anni dell’impianto del primo vigneto sperimentale dal quale è cominciata l’avventura Alta Langa) per sintetizzare la storia dell’azienda fondata da Enrico Serafino ma, in particolare, quello che rappresenta questa cantina per l’Alta Langa. A cominciare dal 1991, quando l’agronomo dell’azienda, Gianni Malerba, in collaborazione con le università di Torino e Piacenza, iniziò la piantumazione dei primi vigneti sperimentali che nel 1994 permetteranno la produzione di un metodo classico di eccellenza, trasformando le ottocentesche cantine sotterranee costruite da Enrico Serafino, in dimora accogliente delle cataste di Alta Langa. Nel 2002 l’Alta Langa (rinomata per la produzione di grandi vini rossi) ottiene il riconoscimento della doc e nel 2008 della docg metodo classico.
Partendo dalla constatazione che “il singolo vigneto non esprime completamente il carattere della denominazione; solo l’assemblaggio di più parcelle selezionate può esprimere la complessità dell’Alta Langa e la ricerca dei migliori terreni ha portato ad un patrimonio viticolo unico – dice Conta – ci ha permesso di essere unico produttore di metodo classico esclusivamente Alta Langa docg e di avere il più diversificato assortimento di questa docg”. E, che, orgogliosamente sottolinea che le scelte di Enrico Serafino sono diventati i paradigmi dell’eccellenza della docg come, per esempio, primo ed unico a dichiarare di non utilizzare Cognac e distillati nella liqueur d’expédition; primo ad applicare la sboccatura tardiva; primo della denominazione a produrre un pas dose riserva; primo ad applicare il concetto di affinamento estremo (oltre 10 anni) tutt’ora il più affinato d’Italia; primo a produrre un pas dosé rosé; unico Alta Langa con certificazione di sostenibilità Viva del Ministero dell’Ambiente”. A questo punto non ci resta che degustare alcune delle bollicine più significative che, dice il presidente Conta “sono il risultato di quella molteplicità qualitativa territoriale di cui Enrico Serafino è fedele interprete”. Che sono:
Alta Langa Zero 140 docg riserva 2008 Enrico Serafino
“Il più affinato del sistema solare” dicono a Canale, con i suoi 140 mesi sui lieviti. E’ un vino vivace (così lo ha premiato Daniele Cernilli nella Guida essenziale ai vini d’Italia 2022) ottenuto da uve Pinot nero (85%) e Chardonnay (15%) caratterizzato da un bel colore giallo paglierino con riflessi dorati, perlage abbondante e finissimo, bouquet complesso tra note di frutta candita, nocciole tostate, miele, vaniglia e crosta di pane. Sapore pieno, effervescenza estremamente burrosa e cremosa e un profilo gustativo di grande raffinatezza e un finale minerale ed emozionante. Insomma, un vero fuoriclasse.
Alta Langa metodo classico docg brut rosé de Saignée 2017
Uve Pinot nero in purezza provenienti da 4 vigneti situati a 400 metri di altezza. Di colore rosato brillante con sfumature di buccia di cipolla e dal profumo ampio con eleganti sentori di fragola, ribes, fiori di campo, crosta di pane. In bocca è fruttato, elegante, asciutto e rivela un lungo e piacevole retrogusto minerale. Questo è il primo rosé prodotto da Enrico Serafino e riposa 36 mesi sui lieviti.
Alta Langa docg metodo classico brut Oudeis 2017
E’ il primo Alta Langa prodotta dall’azienda da uve Pinot nero (85%) e Chardonnay (15%) in sei vigneti situati ad un’altezza media di 400 metri. Affina 36 mesi sui lieviti. Il nome Oudeis è il greco di Nessuno (Odisseo) e vuole rappresentare l’esaltazione dell’Alta Langa che riesce ad imprimere il proprio carattere ai vini prodotti. Infatti è un delizioso spumante dal perlage persistente, complessità olfattiva e una beve intensa, elegante sostenuta da una bella struttura.
Alta Langa metodo classico docg Propàgo blanc de blancs extra brut 2017
Uve chardonnay in purezza selezionate in tre vigneti situati ad altre 450 metri di altezza. Rimane 36 mesi sui lieviti. In latino propàgo significa gemma, germoglio e per questo è la scelta più indicata come nome per l’unico blanc de blancs della Casa. Di colore giallo paglierino, al perlage fine e persistente aggiunge un complesso olfattivo ampio, invitante, con sentori di fiori di tiglio, agrumi e miele. Elegante, asciutto, trama croccante e un lungo retrogusto agrumato.
Alta Langa metodo classico sboccatura tardiva Zero docg riserva pas dosé 2015
Pinot nero in purezza a dosaggio zero e dalla lunga permanenza sui lieviti (66 mesi) e dalla sboccatura tardiva che esprime tutto il frutto dei vigneti di origine. Di colore giallo, con perlage finissimo e profilo olfattivo ampio tra note di fiori di campo, susina gialla e uva spina. Delizioso ed elegante, alla degustazione rivela una grande bevibilità sostenuta da una bella cremosità.
Michele Pizzillo
Enrico Serafino Azienda Vitivinicola
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