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L'azienda

Da Nino il dottore a oggi, la nuova visione de Le Palaie: “Il nostro senso di Toscana”

14 Dicembre 2021
Brusio_dEra Brusio_dEra

di Michele Pizzillo

Dove si trova l’azienda Le Palaie, a Peccioli, nell’Alta Valdera, tra le colline Toscane che dalle Rocche di Volterra scendono fino al fiume Arno, è un posto bellissimo.

Tant’è che nel 1996 Angelo Nino Caponi ne rimase così affascinato che decide di aprire prima l’agriturismo, poi di impiantare le viti in un territorio già fortemente vocato alla viticoltura. La storia professionale di Nino, meglio conosciuto come il Dottore, è unica nel panorama del vino; a soli 24 anni diventa il capitano della Gori Wine and Spirits Logistic, che la famiglia del fondatore, Giorgio, cede alla famiglia Caponi dopo la sua scomparsa. Innovativo e lungimirante nella sua attività imprenditoriale ha però il cuore e la passione che lo conducono sempre a Le Palaie. Oggi Nino Caponi non c’è più, ma al suo posto c’è la sua famiglia, due figlie, due generi, una nuora e ben 7 nipoti, oltre ai fidati collaboratori di sempre e, ovviamente, una tenuta che si estende su 170 ettari di cui 19 attualmente vitati (Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Alicante, Viognier, Procanico Rosa, Malvasia nera e Canaiolo) che assicurano uva per produrre 8 etichette, alcune di doc Terre di Pisa, frutto della ricerca di un equilibrio sostenibile tra terra e vite. Insomma, come avremo modo di constatare con la degustazione virtuale condotta dalla manager Ylenia Barbieri e dall’enologo Andrea Baccelli, un giovane da tenere d’occhio – dice Riccardo Gabriele di PR-comunicare il vino che ha organizzato la degustazione – perché è molto bravo.

Alla base di tutto il lavoro della squadra de Le Palaie c’è la cura dei vigneti che vengono parcellizzati tenendo conto delle diverse condizioni e attitudini, rammenta la signora Barbieri. E, aggiunge l’enologo Baccelli: “Ogni vite viene gestita in maniera differenziata al fine di comprendere le peculiarità di ciascun singolo vigneto, di preservare tutti gli aromi del frutto originario e produrre vini con una forte connotazione territoriale”. Tant’è vero che durante la vendemmia vengono selezionati i grappoli migliori, per poi procedere a micro-vinificazioni in momenti diversi. Solo al termine del periodo di affinamento gli enologi procedono alla selezione del prodotto e alla costituzione del blend che formerà i vini, tutti dai nomi strani. Vini che dopo anni di prove, sperimentazione e analisi del territorio, da quest’anno si potranno fregiare della certificazione biologica. Mentre la cantina, inaugurata nel 2013, è dotata di moderne tecnologie di diraspatura, pressatura e vinificazione e di una barriccaia interrata per l’invecchiamento dei vini. La felice collocazione geografica dell’azienda Le Palaie, nel cuore della natura Toscana ed a pochi passi dalle città d’arte della regione e dai suoi borghi medioevali, convinse il Dottore ad allestire un agriturismo, composto da 3 case indipendenti e da 7 appartamenti in un casale del ‘600 finemente ristrutturato. Gli spazi aziendali sia interni che esterni, tra cui la bellissima terrazza, da cui la vista spazia dalle colline delle Terre di Pisa fino al Teatro del Silenzio, poi, offrono la possibilità di organizzare degustazioni e qualsiasi altro tipo di evento. L’azienda produce anche olio di prima spremitura, ottenuto esclusivamente dalle olive prodotte nella proprietà e miele millefiori confezionato direttamente nei laboratori aziendali. Questi i vini degustati.

Brusio d’Era vino spumante rosato brut metodo Charmat lungo

Il risultato è ottimo partendo dal colore rosa tenue e proseguendo con il profumo che si apre con sensazioni floreali e seguiti da sentori fruttati e, nel finale, pane tostato. Al gusto è fresco con una spiccata acidità e un equilibrato tenore zuccherino. Insomma, un vero e proprio brusio che si eleva dal fiume Era che scorre ai piedi della vigna dove sono selezionate le uve.

V. Toscana igt 2020

V. come Viognier in purezza. Paglierino luminoso e bouquet complesso tra toni di pesca, frutta esotica, scorze di agrumi che precedono nuance di muschio e salvia. In bocca è intenso, avvolgente, suadente oltre che fresco e minerale con richiami fruttati delicatissimi. V. è il vino che può esprimere il meglio dell’azienda Le Palaie.

Gatta ci cova Terre di Pisa doc 2019

Sangiovese e Merlot alla pari per questo elegante vino di colore rosso rubino intenso che è anche il vino di punta de Le Palaie; e, quindi, un vino di facile beva e di qualità olfattiva-gustativa eccellente. Infatti al naso è schietto con sentori di frutta a bacca rossa e una delicata vena speziata. In bocca sorprende per freschezza e morbidezza sostenuti da un frutto ricco, caldo e giustamente tannico. Esprime anche vigoria ed armonia che sono le caratteristiche dei vini prodotti nelle Terre di Pisa.

Bulizio Terre di Pisa doc 2018

Uvaggio di Cabernet sauvignon e Merlot per il 40% cadauno e 20% di Petit Verdot, ha un colore rubino vivace di media intensità. Il bouquet evidenzia note di macchia mediterranea, alloro e mirtillo nonché sensazioni di pepe nero, violetta, peperone e bacca di ginepro. In bocca è tendenzialmente aromatico, pieno, fresco e con tannini vellutati nonché ritorni pepati in chiusura. Matura 12 mesi in barrique e affina due anni in bottiglia.

Sotterfugio S. Toscana igt 2019

Sangiovese in purezza custodito in cantina all’interno di uno scrigno in cocciopesto che riesce ad ingentilire il tannino di un vitigno molto importante per la viticoltura italiana. Si può dire, insomma, che questo nettare di Sangiovese acquista una sorta di saggezza dal cocciopesto ma, anche, la bella freschezza che caratterizza il vino. In passato – vendemmia 2016 – per l’etichetta dal Sotterfugio è stato utilizzato il Merlot sempre in purezza e ne furono prodotte solo 2.000 bottiglie che hanno raggiunto anche delle quotazioni molto interessanti.

Le Palaie
Via del Molino – Peccioli (Pi)
Località Fabbrica di Peccioli
T. 347 3608923
www.lepalaie.it
cantina@lepalaie.it