(Francesco Cambria)
Un esempio concreto di esprimere il territorio attraverso i vini. Sull'Etna è possibile con le Contrade, così come previsto dal disciplinare della Doc.
Perchè l'Etna è un insieme di tanti microterritori con differenze sostanziali l'uno dall'altro. Pochi metri e può cambiare tutto. Pochi metri e può arrivarti lì una grandinata, là solo un lieve acquazzone. Il bello del vulcano, fascino e imprevedibilità. Così succede che molte cantine ormai comincino a fare le differenze e tirare il meglio dalle singole contrade. È il caso di Cottanera, azienda storica, circa venti anni di attività, un lavoro con attenzione crescente sul territorio, tra le cantine più importanti anche per numero di bottiglie prodotte, circa 320 mila e più o meno sessanta ettari vitati.
Francesco Cambria che con la sorella Mariangela e lo zio Enzo, conduce questa realtà racconta con malcelato orgoglio gli ultimi traguardi. L'idea di seguire le vocazioni naturali del territorio sta dando i suoi frutti. E si coglie la soddisfazione della scommessa. In cantina anche i consigli di Lorenzo Landi, bravo tecnico e innamorato dell'Etna. Ed ecco, praticamente le prime uscite, i vini con l'indicazione delle contrade direttamente in etichetta. Le degustiamo, tutte a vario titolo intriganti, lineari, coerenti. Qualcuna, come vedremo, con una marcia in più quasi a voler dire di quanto sia importante produrre attraverso le contrade. Quattro assaggi fatti in cantina con l'immensità del vulcano a far da cornice alla sala di degustazione.
Doc Etna Bianco Calderara 2014
È un bianco ad aprire i vini di Contrade. Carricante, cinquemila bottiglie in tutto. Annata per certi versi sfuggente. Naso di frutta a polpa bianca, sentori di capperi. Sorso lineare, sapido, succoso, bella lunghezza.
Doc Etna Rosato 2014
Settemila bottiglie per questo vino rosa pallido dal naso fruttato (pompelmo rosa soprattutto) con sentori di salsedine. Sorso pungente, sapido, freschezza, esile. Geografico.
Doc Etna Rosso Diciassettesalme 2014
Riecco le contrade. Questa volta un rosso con le uve a pochissima distanza dalla cantina, una contrada di ben 26 ettari. Con terreno misto alluvionale e vulcanico. Viene fuori un vino potente ed elegante rosso rubino, naso delicato con frutti di bosco appena accennati, un po' floreale. Il sorso è pieno, rotondo, tannino fitto. Punta balsamica. Lungo. Grande equilibrio.
Doc Etna Rosso Riserva Zottorinoto 2011
Un campione di piacevolezza questo rosso ottenuto dalle vigne di una piccola contrada. In tutto 4 ettari da un vigneto con oltre sessant'anni e una resa decisamente bassa (45 quintali per ettaro). Poche migliaia di bottiglie. Diciamolo subito. È un vino imperdibile. Rosso rubino un po' scarico. Naso finissimo di melograno e altri frutti a bacca rossa. Complesso. Il sorso è finissimo, scattante, leggermente terroso, esile e di grande eleganza. Molto appagante.
F.C.