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L'azienda

“Così valorizziamo questo territorio”: il progetto di Olianas sul Cannonau di Sardegna

21 Novembre 2022
Stefano Casadei, Valentina Luiu e Gabriele Onnis Stefano Casadei, Valentina Luiu e Gabriele Onnis

di Emanuele Scarci

“Quando il direttore tecnico Alfredo Figus mi fece assaggiare due Cannonau provenienti dal vigneto di Olianas, uno da terreni calcarei e, l’altro, da terreni vulcanici, rimasi colpito dalla grande personalità. Dissi subito di sviluppare un progetto e andare avanti”.

Lo ha detto Stefano Casadei, conduttore dell’azienda sarda Olianas, oltre che proprietario del Castello del Trebbio, nel Chianti Rufina, e della Tenuta Casadei di Suvereto. I due nuovi Cannonau di Sardegna, “Su Craru” e “S’Iscuru” s’inseriscono nel progetto denominato “Sa terra nostra” e nascono da uno studio di zonazione dei vigneti presenti a Olianas, con l’obiettivo di conoscere le caratteristiche pedologiche dei terreni. “Dai risultati delle ricerche sono emerse tre diverse tipologie di terreni. La prima tipologia di terreno è calcareo sabbioso, la seconda è composta da arenarie calcaree e la terza è di origine vulcanica. Dopo anni di sperimentazione abbiamo individuato due precisi vigneti in grado di donare peculiarità gustative e olfattive di grande qualità, ma completamente differenti, che riescono così a valorizzare nel bicchiere le caratteristiche dei terreni di Olianas” ha sottolinea l’imprenditore fiorentino. Il Cannonau di Sardegna Doc Su Craru 2020 nasce da un vigneto allevato ad alberello, denominato “Anfiteatro”, che si trova su terreni calcarei. Il Cannonau di Sardegna Doc S’Iscuru 2020, invece, proviene da un vigneto allevato a guyot denominato “Cannisoni”, che si trova su terreni di origine vulcanica.

“La creazione dei due nuovi Cannonau è la realizzazione di un sogno nel cassetto – ha ricordato Casadei – Dare vita a dei vini che definirei didattici, perché consentono di comprendere come la materia terra, nel suo insieme chimico, fisico e microbiologico, porti ad una chiara diversificazione del prodotto finale, valorizzando in questo modo il territorio di provenienza”.

Vinificazione in anfora
Entrambi i vini, provenienti da vigneti impiantati nel 2010, fermentano a contatto con lieviti indigeni in anfore di ceramica della capienza tra i 500 e gli 800 litri. La macerazione non supera mai i 30 giorni e il vino, dopo la vinificazione, viene travasato in altre anfore di ceramica con una permeabilità all’ossigeno più bassa rispetto alle precedenti e con una capienza questa volta compresa tra i 300 e gli 800 litri. I vini concludono l’affinamento in bottiglia per ulteriori 12/15 mesi prima della commercializzazione. Il packaging dei due nuovi Cannonau di Tenuta Olianas è il frutto di uno scrupoloso lavoro grafico condotto dagli studenti dell’Istituto europeo di design di Cagliari. Tra i vari progetti è stato scelto il concept di Valentina Luiu e Gabriele Onnis.

La prima produzione si ferma intorno a 1.500 bottiglie, ma il potenziale è di 4 mila bottiglie a ettaro. Quale il prezzo dei due nuovi Canonau? “Si tratta di un prodotto di fascia alta, intorno ai 50 euro a bottiglia,” risponde il direttore marketing Cristian Ravai. Tenuta Olianas si trova a Gergei, nel cuore del Sarcidano, e nasce da un progetto condiviso tra Stefano Casadei e Famiglia Olianas. La proprietà si estende su 25 ettari, 23 dei quali sono dedicati alla viticoltura e 2 destinati alla coltivazione di alberi da frutto e alla produzione di foraggio, che serve per alimentare i due cavalli da tiro. A Olianas si producono vini a partire da storici vitigni autoctoni sardi come il Cannonau e il Vermentino. Le tre tenute di Casadei producono 750 mila bottiglie.