di Alessia Zuppelli
Simbolo del Made in Italy, la pasta è la regina indiscussa sia delle nostre tavole che di quelle internazionali.
Coldiretti, di recente, ha confermato che il Belpaese è la nazione che ne consuma maggiormente, circa 23,5 chili a testa l’anno e che anche il mercato estero, specie gli Stati Uniti, sono divenuti i maggiori consumatori di pasta italiana. Il pastificio artigianale “Pastara” è figlio di questo trend e della volontà delle giovani eredi di trasformare quella che è la loro materia prima da generazioni, ossia i grani antichi, in un prodotto esclusivo e fortemente identitario. In contrada Serracorna a Ragusa, sede dello storico molino della famiglia Di Benedetto, prendono vita le diverse varietà di farine, mentre dallo stabilimento di Niscemi diciotto formati di pasta trafilata al bronzo e a lenta essiccazione all’insegna dell’alta digeribilità e a tutela della biodiversità. “La pasta di Chiara e Laura” si legge nelle loro etichette. Chiara Di Benedetto ne illustra in dettaglio il progetto. “Utilizziamo esclusivamente grani autoctoni siciliani meglio conosciuti dai non addetti ai lavori come grani antichi. Sono dei grani locali, cioè siciliani, ricchi in proteine e fibre. Il gusto è inconfondibile. Basta assaggiarla per innamorarsene”.
L’idea di produrre pasta, “è nata già più di dieci anni fa – dice Chiara – dopo aver fatto una breve esperienza di gestione di un pastificio più grande, ma poi scemata, in famiglia parlavamo dell’idea di produrre una pasta nostra. Abbiamo iniziato a farla produrre a terzi, ma ben presto è sorto il desiderio di creare un nostro marchio, di renderlo vivo all’interno della nostra realtà aziendale così da poter controllare sin dal principio la qualità della materia prima, l’autenticità della ricetta dell’impasto e infine la correttezza dell’essiccazione. Per chiudere la filiera di trasformazione della materia prima ,Pastara è definitivamente nata il 23 ottobre del 2018: riflette il nostro profilo di donne, figlie di una tradizione molitoria che affonda le proprie radici nel tardo Ottocento. Io e mia sorella Laura rappresentiamo infatti la V generazione di mugnai della nostra famiglia”. Una passione diventata lavoro grazie ai ricordi di infanzia: “Sin da bambine io e mia sorella insieme ai nostri genitori avevamo la sana e buona abitudine di impastare e preparare la pasta fresca in casa: momento di gioia e di sperimentazione per noi bambine – prosegue Chiara – Facevamo la gara a chi faceva più cavati oppure chiedevo a mia madre di impastare la pasta per me e poi mi mettevo a stendere la pasta, trasformare quelle lunghe strisce di pasta in tagliatelle mi affascinava. Favoloso vederlo rifare alle nostre figlie, osservare mia madre e mio padre che sapientemente trasmettono l’arte della pasta alle piccole è un momento molto emozionante e importante per noi. Significa che la storia si ripete e che magari un giorno anche loro, memori di questi momenti, riusciranno a portare avanti il nostro progetto. Chissà”.
Obiettivo di Pastara è quello di “consolidare la nostra presenza nel territorio regionale in primis ed espanderci oltre i confini siciliani, ovvero in Italia, in Europa e perché no, oltreoceano. Tutto questo mantenendo sempre la qualità che eticamente ci contraddistingue”. E infine, un consiglio culinario: “Io adoro la nostra pasta anche con burro e parmigiano o un semplice filo d’olio per esaltarne il gusto essenziale – dice Chiara – ma se dovessi suggerire tre piatti di pasta da provare, direi Tagliatelle integrali o classiche con vellutata di carote guanciale caramellato e granella di mandorle; Rigatoni o spaghetti alla carbonara con guanciale di Norcia, uova, pecorino romano, pepe nero a volontà; Fusilli integrali con spinaci, zucchine, carote e radicchio! Una spolverata di parmigiano. Ottime anche al forno con besciamella”.
Pastara – Molino Primula Scollo
contrada Serracorna, km 4,5 – Ragusa
T. 0932 185799
www.pastara.it
info@pastara.it