Corrado Parisi (nella foto), chef e titolare della Locanda dei Monsù a Sant’Agata di Militello, figlio di emigrati è cresciuto a Landshut in provincia di Monaco.
Qui inizia il suo percoso nel mondo della cucina. Da bambino curava la linea del menu nella trattoria del padre, durante i week end faceva da consulente per la decorazione in una pasticceria del paese e il resto del tempo lo impiegava nella preparazione delle pizze. Due anni fa ha decide di ritornare alle sue origini rilevando la casa più antica di Sant’Agata e ha realizzato La locanda del Monsù.
Sarà proprio lui ad avere la gestione enogastronomica del XVIII Congresso Europeo dell’European Fair Play Movement, l’organizzazione sportiva non governativa fondata in Svizzera nel 1994 cui aderiscono 36 organizzazioni nazionali del Gair Play affiliate. L'evento si terrà a Verona dal 24 al 28 ottobre 2012.
Tartare di tonno con agrumi e pesce fresca, uno dei cavalli di battaglia di Parisi
Un grande appuntamento nel quale lo sport sarà affiancato dall’enogastronomia, che Corrado, partendo da un percorso del buongusto del nostro Bel Paese, avrà il compito di gestire sviluppando un programma per esaltare i sapori di Verona e dell’Italia, mettendo a disposizione tutta la sua arte e la sua capacità nell’elaborazione di piatti del territorio. La scelta di Corrado, come ci racconta chi si sta occupando del progetto enogastronomico, Fabrizio Rampazzo, è stata fatta per la sua capacità, infatti, dopo “aver avuto la possibilità di conoscere la sua esclusività e provare le sue invenzioni abbiamo deciso di affidare a lui l’incarico, all’inizio tutto è nato per gioco ma poi è diventata una collaborazione seria”.
Sul menù Corrado è stato molto vago: “Ci saranno i coffe-brak in varie postazioni – si sbilancia – con due panini dedicati al fair play come sono, il resto è Top Secret!”. Naturalmente non sarà da solo, ma sta formando una squadra di colleghi siciliani e del nord ancora in fase di definizione. L’obiettivo degli organizzatori è quello di mettere insieme sport e cibo per sottolineare che le due realtà sono l’eccellenza italiana nel mondo portatori del concetto di fair play in maniera diversa.
Cristina Barbera