Una storia che inizia nel 1880, 5 milioni di bottiglie prodotte e 20 milioni di fatturato. Cantine Pellegrino si impone, con le sue sei generazioni succedute a Carlo, nella Sicilia Occidentale e anche nel mondo, con una storia di famiglia e di passione. E adesso con un restyling che strizza l’occhio al vintage.
Uno stile, quello promosso dall’azienda sui nuovi packaging, che guarda a Andy Warhol e ai Beatles. Un omaggio agli anni ’60 quando ogni oggetto raccontava una storia e ogni dettaglio era sinonimo di personalità.
Personalità diverse come i vini prodotti nelle tre cantine e nei 500 ettari produttivi a Marsala, Cardilla e Pantelleria. Oltre ai 150 ettari delle Tenute di famiglia; quattro tenute, queste, con terroir completamente differenti. E i vini vanno ovunque, basti pensare che le esportazioni rappresentano il 35% del fatturato complessivo, in particolare nel Regno Unito, Germania e Stati Uniti.
Nonostante la storicità dell’azienda non si smette di sperimentare. Sul campo, dove anni di ricerca in vigna hanno portato ad individuare quei diversi suoli e climi più adatti alla coltivazione di ciascuna cultivar, capaci di regalare pregiate uve destinate alla nascita di grandi Cru. E anche sul mercato. Anche in vista del Natale, con una gift-box in vendita che fonde design, moda e sostenibilità e in cui i semplici contenitori si trasformano in oggetti da collezionare e riutilizzare, in vero stile sostenibile.
Abbiamo avuto la possibilità di degustare Capoarso, un Cru di Perricone disponibile sul mercato da novembre 2023. Un’ulteriore etichetta che si unisce, tra gli altri, ai vari Grillo Superiore, Nero d’Avola, Syrah, Malvasia, Frappato.