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L'azienda

Tradizione e restyling vintage per Cantine Pellegrino: la nostra degustazione di Capoarso

18 Dicembre 2024
Cantina Pellegrino: da sinistra Caterina Tumbarello, Sebastiano Renda, Benedetto Renda, Paola Alagna, Maria Chiara Bellina Cantina Pellegrino: da sinistra Caterina Tumbarello, Sebastiano Renda, Benedetto Renda, Paola Alagna, Maria Chiara Bellina

Una storia che inizia nel 1880, 5 milioni di bottiglie prodotte e 20 milioni di fatturato. Cantine Pellegrino si impone, con le sue sei generazioni succedute a Carlo, nella Sicilia Occidentale e anche nel mondo, con una storia di famiglia e di passione. E adesso con un restyling che strizza l’occhio al vintage. 

Uno stile, quello promosso dall’azienda sui nuovi packaging, che guarda a Andy Warhol e ai Beatles. Un omaggio agli anni ’60 quando ogni oggetto raccontava una storia e ogni dettaglio era sinonimo di personalità. 

Personalità diverse come i vini prodotti nelle tre cantine e nei 500 ettari produttivi a Marsala, Cardilla e Pantelleria. Oltre ai 150 ettari delle Tenute di famiglia; quattro tenute, queste, con terroir completamente differenti. E i vini vanno ovunque, basti pensare che le esportazioni rappresentano il 35% del fatturato complessivo, in particolare nel Regno Unito, Germania e Stati Uniti.

Nonostante la storicità dell’azienda non si smette di sperimentare. Sul campo, dove anni di ricerca in vigna hanno portato ad individuare quei diversi suoli e climi più adatti alla coltivazione di ciascuna cultivar, capaci di regalare pregiate uve destinate alla nascita di grandi Cru. E anche sul mercato. Anche in vista del Natale, con una gift-box in vendita che fonde design, moda e sostenibilità e in cui i semplici contenitori si trasformano in oggetti da collezionare e riutilizzare, in vero stile sostenibile. 

Abbiamo avuto la possibilità di degustare Capoarso, un Cru di Perricone disponibile sul mercato da novembre 2023. Un’ulteriore etichetta che si unisce, tra gli altri, ai vari Grillo Superiore, Nero d’Avola, Syrah, Malvasia, Frappato. 

La degustazione a cura di Federico Latteri

Capoarso Perricone 2022 (Terre Siciliane Igt) – Pellegrino

Perricone in purezza, viene prodotto con uve provenienti da vigneti situati nella Sicilia occidentale a circa 50 metri di altitudine, su un suolo profondo di natura argillosa. Affina 5 mesi in vasche di acciaio inox e in barrique. Nel calice si presenta di colore rosso rubino molto carico. Ha un naso di buona intensità, dominato da sentori di piccoli frutti rossi e scuri maturi, poi, più sfumata, una nota di confettura di prugna, cenni terrosi e infine richiami di erbe aromatiche dal timbro balsamico. Il sorso è pieno nel gusto, giustamente strutturato, equilibrato e dotato di un finale sapido e lungo nel quale tornano le erbe aromatiche. Compatti e ben presenti i tannini, al momento appena ispidi, ma proiettati verso una buona morbidezza in un immediato futuro. Si tratta di un Perricone ben fatto che mostra il carattere tendenzialmente rustico della varietà, ma senza eccessi, mettendo in luce un profilo variegato e ben bilanciato.