L’occasione della presentazione del San Bruzio, Vermentino Superiore Maremma Toscana Igt 2023 della Cantina Vignaioli Morellino di Scansano ci ha consentito di fare un focus sull’azienda e su questo territorio. Una nuova creazione arricchisce la linea Le Vigne con l’inedita etichetta della cooperativa grossetana, che dimostra come il tempo possa essere un alleato prezioso per questa varietà. “Accarezzavamo da tempo l’idea di lavorare su un lungo affinamento del Vermentino – spiega Benedetto Grechi, Presidente di Cantina Vignaioli Morellino di Scansano – e con San Bruzio ci siamo riusciti. Vogliamo esplorare tutte le sfumature e raccontare la versatilità di questa varietà, che nella Maremma ha trovato il luogo ideale, dove le sue caratteristiche possono esprimersi al meglio. Nella linea Le Vigne erano già presenti San Rabano Vermentino Maremma Toscana Spumante Doc e Vigna Fiorini Vermentino Maremma Toscana Doc. Proprio la degustazione di alcune vecchie annate del Vigna Fiorini ci ha fatto capire che il Vermentino ha un interessante potenziale di invecchiamento. Da lì l’idea del San Bruzio. Si tratta di un vino che si può bere giovane, ma regala note e sensazioni straordinarie a due o tre anni dalla vendemmia”.
La nuova referenza prende il nome dall’antica canonica di San Bruzio, costruita attorno all’Anno Mille a ridosso del borgo di Magliano in Toscana (Grosseto), forse sulle spoglie di un tempio pagano. Oggi rimangono solo i resti dell’edificio, ma il fascino del luogo è immutato, tanto che una leggenda narra che il Destino alberghi proprio in queste terre. L’occasione è stata anche quella di testare le nuove annate delle etichette dell’azienda, nata nel 1972, che ora conta circa 170 soci per 700 ettari di vigneti nella zona conosciuta per la produzione del Morellino di Scansano. La cantina, nel 1978, è stata una delle realtà fondatrici della Doc Morellino di Scansano. Tra le linee guida è da sempre presente la sostenibilità: “Fare attenzione al territorio, alle persone che ne fanno parte e ai nostri consumatori è una priorità. La sostenibilità, in questo senso, va intesa sia come sostenibilità sociale sia come sostenibilità ambientale”, afferma Benedetto Grechi.
Infatti, la Cantina ha aderito al Programma Nazionale per la Valutazione dell’Impronta Ambientale, promosso dal Ministero dell’Ambiente, impegnandosi a ridurre l’impronta di carbonio nella coltivazione delle proprie vigne, ottenendo le certificazioni Carbon Footprint nel 2014 e Viva Sustainable Wine nel 2015. Nel luglio del 2018, l’Unione Europea ha conferito al Morellino di Scansano Docg la certificazione Pef (Product Environmental Footprint), che misura l’impronta ambientale sull’intera filiera, dal vigneto fino allo smaltimento dell’imballaggio. Un risultato a cui hanno contribuito l’installazione dell’impianto fotovoltaico nel 2014 e l’adozione di una formula di packaging sostenibile. La Cantina partecipa inoltre a diversi progetti sperimentali in collaborazione con le istituzioni, tra cui Sos Wine, in partnership con l’Università della Tuscia e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Con tutte queste iniziative, la Cantina Vignaioli Morellino di Scansano ha presentato il suo primo Bilancio di Sostenibilità, pubblicato a dicembre 2022, che evidenzia ottime performance nella gestione dei rifiuti e nella riduzione delle emissioni. La redistribuzione del valore aggiunto è pari al 98%.