Diego e Alberto Cusumano
Metà della produzione è stata venduta ancora prima del lancio.
Grande curiosità sul nuovo progetto targato Cusumano. Un Metodo Classico Brut d’alta quota che verrà presentato al Vinitaly. Pinot Nero al 65% e Chardonnay al 35. Il millesimo è il 2010 e fa 24 mesi sui lieviti. Etichetta che, ci anticipa Diego Cusumano, si contraddistinguerà per la freschezza e definita da lui stesso “un atto d’amore” nei confronti del vigneto che le ha dato i natali, e il nome infatti lo evoca: 700 slm. Si trova a quest'altitudine il fiore all’occhiello dell’azienda di Partinico, il vigneto immerso nell’area boschiva di Ficuzza, diviso tra il territorio di Monreale e di Piana degli Albanesi, a pochi chilometri da Palermo. Un mondo dal microclima unico, interessato da rigidi inverni e da estati miti. Ideale per vini di grande freschezza e anche per il metodo classico. L’ultimo nato di casa Cusumano è frutto di attente cure. La vendemmia avviene con raccolta in cassetta. E per fare il vino viene usato il mosto fiore che sta cinque mesi sulle fecce fini. In tutto dieci mila le bottiglie prodotte. Ma il 700 non è l’unica novità dell’azienda. Sempre da Ficuzza ottiene un rosato di Pinot Nero in purezza. Si chiama Ramusa, il nome della sorgente d’acqua che si trova vicino al vigneto. Prende il posto del Pinot Nero prodotto normalmente a questa quota. L’annata 2012, infatti, non andrà sullo scaffale perché i Cusumano hanno rinunciato a vinificarla non pienamente soddisfatti della qualità. Al Ramusa l’azienda ci pensava già da sette anni. Finezza, mineralità e freschezza nella sua carta d'identità, 30mila le bottiglie.
C.d.G.