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L'azienda

Birra Salento, c’è la Puglia nel boccale. “La nostra forza, il territorio e il saper fare”

27 Marzo 2020
maurizio_zecca maurizio_zecca

 

di Margherita Maniscalco

La birra che nasce per passione. L’idea che si trasforma in un birrificio artigianale. È una delle realtà più promettenti della Puglia e ne parla il suo ideatore ed amministratore delegato Maurizio Zecca.

Parliamo di Birra Salento, l’azienda di Leverano in provincia di Lecce la cui storia comincia con Fernando, il papà che, senza saperlo, ha dato vita a quella che sarebbe stata l’attività delle generazioni future della sua famiglia ed impresso in loro una visione che sarebbe poi diventata realtà. Racconta Maurizio Zecca: “Era il 1986 quando fu avviata la mia prima attività, in quell’anno nacque la Mebimport, azienda di distribuzione di bevande, vini e birre presso i canali Horeca e Superhoreca. L’attività è adesso una realtà italiana e contribuisce alla distribuzione di Birra Salento”. Poi nel 2008 l’idea del birrificio:  “Iniziammo a sperimentare le prime ricette di birra artigianale, attraverso la formula del Beer Firm, appoggiandomi ad autorevoli mani come quelle di Teo Musso di Baladin ed inizia così la nostra produzione. Il grande passo per noi arriva nel 2017, quando decidiamo di spostare la produzione sul nostro territorio acquistando un impianto per produrre la birra della capacità di 50 ettolitri e grazie all’aiuto di diversi birrai italiani e d’oltralpe iniziamo a produrre le nostre birre scegliendo di utilizzare materie prime della nostra regione, la Puglia, di grande tradizione cerealicola”. Il legame col territorio diventa così un presupposto essenziale perché grazie all’aiuto dei ricercatori dell’Università del Salento abbiamo selezionato le prime piante di orzo sperimentale e da lì è partito il raccolto di orzo per la nostra produzione”.

L’orzo per Birra Salento viene così mandato a un maltificio di Melfi, in Basilicata, che lo rispedisce pronto per una nuova cotta. Inoltre nelle ricette vengono utilizzati anche altri prodotti pugliesi, ad esempio il peperoncino, che permettono di aggiungere un tocco tutto salentino alle birre. Oggi l’azienda vanta la produzione di ben 13 tipologie di birre artigianali, 20 collaboratori ed una distribuzione nazionale che fa l’occhiolino anche all’esportazione verso Asia ed Emirati Arabi. Non male visto che l’export rappresenta circa l’8% del fatturato. “Associato al birrificio – racconta ancora Zecca – abbiamo creato un brewpub con circa 250 posti a sedere, nel quale si possono degustare sul posto le nostre birre con la possibilità di acquistarle, ed incluso nel brewpub c’è un impianto pilota di 6 ettolitri nel quale possiamo sperimentare sempre nuove creazioni che vengono sottoposte ai nostri clienti. Le ricette che ricevono maggior gradimento da parte del pubblico passano allora alla produzione ed alla distribuzione”. Un progetto che permette la creazione di birre sperimentali ed uniche e rappresentano un modo sicuramente originale di avere un anticipo sulla risposta del pubblico.

Tra tante birre prodotte Maurizio Zecca ne ha qualcuna che predilige. “Vado particolarmente fiero della “Agricola”, una birra in stile lager prodotta con il metodo della bassa fermentazione, ottenuta grazie alla collaborazione con la birraia tedesca Angela Wurges e della “Nuda e Cruda” una birra in stile pils anch’essa in bassa fermentazione, ricetta che abbiamo sviluppato con il birraio ceco Martin Vrba”. spiega con un pizzico di orgoglio. E tra i progetti futuri? “Sicuramente il mio sogno è quello di accorciare sempre più la filiera produttiva ed a questo proposito è già in corso la coltivazione dei luppoli necessari alla nostra produzione. Siamo ancora in fase sperimentale ma abbiamo già degli ottimi risultati che ci lasciano ben sperare. Inoltre stiamo lavorando alla realizzazione di un maltificio, per poter maltificare noi stessi i grani che produciamo. È un progetto imponente ma sicuramente possibile”.