da sinistra Dario Cartabellotta, Battista, Girolamo e Michelangelo Balistreri
Un sonnu pittatu ‘ntà l’acqua du mare. Niente di meglio del titolo del primo libro di poesie di Michelangelo Balistreri per raccontare il grande sogno divenuto realtà, pochi giorni fa ad Aspra, borgo marinaro frazione di Bagheria, a pochi passi da Palermo.
L’azienda di conserve ittiche Girolamo Balistreri ha inaugurato infatti il nuovo stabilimento di 3.200 metri quadri nell’area artigianale di Aspra. Nella facciata primeggia una scritta: ‘U Zu Battista, il nome del padre, conoscitore vero della durezza del mare che concede i suoi frutti migliori a chi lo affronta con quotidiana determinazione.
E così è stato, il mare e i suoi frutti hanno portato i Balistreri al successo, fino a farli divenire un modello per l’imprenditoria siciliana. E nel gennaio scorso i Balistreri hanno anche vinto il premio Best in Sicily 2014 come miglior azienda conserviera.
Nata nel 1947, l’azienda nel campo della conservazione dell’acciuga, che cura direttamente la produzione del pesce salato e sott’olio, si amplia ancora di più grazie ad un importante investimento di tre milioni e 365 mila euro con la partecipazione del Fep, il Fondo Europeo della Pesca, il cui contributo è stato corrispondente al 60% su un massimale di 2.500.000 euro, quindi pari a 1.500.000 euro.
“Un risultato che – afferma Michelangelo Balistreri – necessita di un grazie particolare all’impegno di Dario Cartabellotta, ex assessore all’agricoltura delle Regione Siciliana, e ora capo dipartimento alla Pesca”. Anche a lui va dunque il ringraziamento della famiglia Balistreri per l’impegno profuso che ha portato i suoi frutti ad Aspra, facendo crescere un’eccellenza siciliana oggi capace di dare lavoro a circa 50 dipendenti – che si stima cresceranno a 60 unità almeno – e capace di far conoscere la storia, i prodotti e la Sicilia nel mondo.
A giungere ad Aspra per festeggiare il successo dell’azienda siciliana, non a caso, vi erano cittadini spagnoli, albanesi e altri rappresentanti stranieri. Oltre ai rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, che a vario titolo hanno manifestato consenso e sentimenti di orgoglio.
Ora l’azienda è pronta per ampliare la propria produzione. “Pensiamo di crescere nella quantità di prodotto, ma molto dipenderà dal pescato”, dice Michelangelo. “Poi abbiamo registrato nuovi brevetti che presto saranno in commercio”, conclude. Le acciughe dal mare raggiungeranno così vari Paesi nel mondo. Hanno già raggiunto America e Giappone e presto arriveranno a Dubai, lì dove porteranno il sapore del mare, la storia di una terra, la passione di una famiglia coesa e di una comunità laboriosa.
Bonetta Dell'Oglio
Nel corso dell’evento, le acciughe sono state protagoniste di creazioni gastronomiche rispettose della tradizione marinara e innovate dalla sapiente esperienza di due grandi chef, Tony Lo Coco, del Ristorante di Bagheria I Pupi e Bonetta Dell’Oglio, ambasciatrice della tradizione gastronomica regionale nel mondo. Dai crostini ai fritti impastellati, dalle arancine alla pasta con le acciughe e la mollica atturrata (tostata), il menù è stato un tripudio di sapori e colori, tipicamente marinari.
Tony Lo Coco
Gli ampi saloni dello stabilimento sono stati teatro di spettacoli musicali e folkloristici.
Francesco Maria Martorana e Michelangelo Balistreri
Non è mancata la performance canora di Michelangelo Balistreri che ha deliziato con le sue canzoni d’autore, appassionate. Al momento del taglio del nastro, grande la commozione di nonno Battista, che si è divertito a lanciare monetine ai bambini, raccogliendoli tutti intorno a sé.
Francesca Landolina
Balistreri Girolamo
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