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L'azienda

Antonio Moretti punta sull’Etna: ecco le due “anime” del Vulcano siciliano

24 Marzo 2015
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Il produttore toscano, patron di Feudo Maccari a Noto, ha acquistato vigneti nel catanese, producendo un rosso, “Animardente” ed un bianco “Animalucente”


(Antonio Moretti)

A Verona, Antonio Moretti, patron di Feudo Maccari a Noto, in provincia di Siracusa, ha presentato Mahâris 2012, un Syrah in purezza, vitigno internazionale dal marcato carattere mediterraneo. 

Sono solo 4.000 le bottiglie prodotte. E in gran parte già vendute. Ovviamente, non sono mancate le degustazioni delle nuove annate dei vini Feudo Maccari: Grillo, Saia, Sultana, Nero d’Avola e Rose di Nero d’Avola.

Ma c’è, soprattutto, un’altra grande novità siciliana in casa Moretti. Ci spostiamo stavolta nella zona Nord dell’Etna, a Castigliane di Sicilia, dove il produttore toscano ha acquistato circa quattro anni fa 14 ettari di vigneti con un’età di oltre sessanta anni, coltivati ad alberello. E finalmente, dopo una lunga attesa, è pronto quel vino etneo da far conoscere, proprio al Vinitaly. L’azienda etnea di Moretti prende il nome di Contrada Santo Spirito di Passopisciaro e presenta due vini: Animardente, un Etna rosso 2012, Nerello Mascalese in purezza, e Animalucente, un Etna bianco 2013, da uve di Minnella e Caricante. 4.000 bottiglie per il primo, 2.500 per il secondo.

Lo stato d’animo dunque, anche durante questo Vinitaly non può che essere positivo per uno che ha voglia di investire nella terra di Sicilia e nei suoi vini. “Sono sempre ottimista . La nostra crescita è soprattutto estera. Vanno bene i mercati americani. Meglio della Russia. Dell’Oriente e della Cina se ne parla tanto, ma si conclude ancora poco. Quello orientale, è un mercato faticoso e i volumi di vendita sono bassi perché non c’è continuità. Da qualche anno, di certo, si assiste ad un maggiore interesse, ma c’è da lavorare. I mercati nord europei e americani rimangono ad oggi quelli più significativi”.
Del resto, Feudo Maccari è una cantina che vende vino soprattutto all’estero. Per il 90 per cento. E i suoi mercati di riferimento sono Canada, Stati Uniti, Germania, Svizzera e successivamente Asia.


(I vigneti di Feudo Maccari)

Dalla Sicilia ci spostiamo in Toscana. Il produttore ci segnala un’altra novità. Riguarda l’azienda Poggio al Lupo, in Maremma Toscana, che a Verona si presenta con un nuovo prodotto. Si tratta dell’etichetta omonima Poggio al Lupo 2012, per la prima volta Cabernet Sauvignon in purezza.
Ed Expo? “Aderiamo ad Expo e saremo presenti all’interno del Padiglione Vino con la Tenuta Sette Ponti. Ma non solo. Stiamo valutando altre partecipazioni. Credo che Expo sia una vetrina nel mondo per l’Italia. A Milano arriverà tanta gente, quindi si spera e si pensa positivamente”.

Francesca Landolina