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L'azienda

Antinori, la nuova cantina tra identità e voglia di futuro

25 Ottobre 2012
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Piero Antinori

Da San Casciano in Val Di Pesa Fabrizio Carrera

Probabilmente i dipendenti fiorentini, quelli che per andare in ufficio facevano poche centinaia di metri a piedi non saranno contentissimi.

Ora dovranno percorrere una mezz'ora scarsa di tragitto in auto per andare a lavorare. Ma non si puó fermare la voglia di fururo, né rinnegare una storia, ancor piú se é lunga. Gli Antinori oggi inaugurano una nuova cantina, una mega struttura a Bargino, piccola frazione di San Casciano in Val Di Pesa, tra le colline del Chianti Classico, un paesaggio mozzafiato, ricco di verde e di suggestioni, di vigneti e antichi casali. Il bello di questa cantina é che non la vedi. Scorrendo sulla superstrada Siena Firenze, l'antica Cassia, a un certo punto vedi in direzione est, vicino lo svincolo di Bargino una sottile striscia di un fabbricato. Niente di piú. É la cantina degli Antinori.

Per buona parte nascosta da una collina, anzi all'interno della collina sicché, come direbbero qui, il paesaggio l'é tutelato. All'interno gli spazi sono immensi. Spaziosa la cantina, molto ampia l'area per le barrique, scale, ascensori, parcheggi sotterranei, nel piano piú alto l'enoteca dove comprare le numerose bottiglie prodotte nelle varie tenute dalla famiglia. Per questa nuova cantina sono stati spesi poco meno di cento milioni per sei anni di tempo. E tanta cura per rispettare il territorio, dall'architettura della cantina all'uso dei materiali, tutti naturali e tutti toscani, dalla terracotta di Impruneta alla pietra, al ferro Corten cosí come ideato dal progettista, l'architetto fiorentino Marco Casamonti, mentre la direzione dei lavori é stata affidata allo studio Hydea dell'ingegnere Paolo Giustiniani, anch'esso fiorentino.


l'architetto fiorentino Marco Casamonti

E lungo, lunghissimo é l'elenco di fornitori e varie sigle che hanno consentito di realizzare questo polo produttivo dove lavoreranno circa 120 persone, tra produzione, uffici commerciali e marketing e tutto il resto. L'antica cantina di San Casciano é giá stata venduta per circa 30 milioni, il palazzo di Firenze, no quello resta, non si tocca ovviamente. Ci sará spazio solo per un minimo di accoglienza dei tanti addetti ai lavori che vogliono conoscere o frequentano giá gli Antinori.

La cantina é stata concepita senza pompe meccaniche, il processo di produzione avverrá per gravitá. “Cosí piú rispetto per il prodotto, meno traumi per l'uva e significativo risparmio energetico. E niente impianti di refrigerazione durante l'affinamento del vino. Tutto naturale”, dice con una puna di enfasi il comunicato aziendale sull'inaugurazione. Un impianto che servirá a produrre due milioni e mezzo di bottiglie ma se ne potranno conservare il doppio, cinque milioni.

In fibrillazione le tre figlie del marchese Piero, Albiera, Alessia e Allegra mentre il papá sembra, ma forse solo in apparenza, piú distaccato tuttavia fortemente consapevole che é stato collocato un altro importante tassello per dare continuitá di alto livello alla storia dell'azienda. Oggi l'inaugurazione per 600 invitati. Si berrá Chianti Classico, of course, si mangerá un solo piatto affidato ad Enoteca Pinchiorri, e qualche altro assaggino. E tra gli invitati tanti vip, dal ministro Clini, ad imprenditori toscani famosi e tanti, tanti produttori di vino da tutta Italia, da Gaja a Moretti di Bellavista mentre non ci sará Matteo Renzi, il sindaco di Firenze perché impegnato nella campagna elettorale per le primarie del centrosinistra. Una festa del vino e per il vino tra storia che si fa identitá e voglia di futuro. Oggi a Bargino, Chianti, Italia.