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L'azienda

I liquori artigianali dell’Antica Compagnia dei Venti che dalla Sicilia arrivano nei più importanti ristoranti d’Italia

11 Ottobre 2024
Stefano Antolino, alchimista e fondatore di Antica Compagnia dei Venti Stefano Antolino, alchimista e fondatore di Antica Compagnia dei Venti

Liquori artigianali, territoriali, in cui emerge la micro produzione e dove c’è meno chimica possibile e artefazione sul prodotto. Sono questi gli obiettivi dell’Antica Compagnia dei Venti, la società di distribuzione del mondo beverage nata a Palermo nel 2021 da un’idea dell’alchimista Stefano Antolino. Uno spin off delle Trazzere del Gusto, leader nella distribuzione di piccoli produttori artigianali nel mercato Horeca. 

Amari, anzi amarissimi. Perché lo zucchero presente nei liquori prodotti è in quantità minime. In uno, addirittura, lo zucchero non è inserito: un fine pasto importante che trova la sua collocazione sul mercato. “L’idea – ci racconta Stefano Antolino – era quella di creare liquori artigianali di alta fascia, con l’utilizzo di botaniche siciliane ma senza imprimere il brand Sicilia sul prodotto”. Prodotti che possano essere venduti ovunque, dall’Italia al resto del mondo, non turistici. Qualità da un lato e artigianalità dall’altro. 

Oggi Antica Compagnia dei Venti produce annualmente 15mila bottiglie e l’obiettivo per i prossimi anni è quello di arrivare a quota 100mila. Un piccolo laboratorio di Palermo, in cui vengono prodotte manualmente le referenze: dagli amari Scirocco e Maestrale agli infusi Libeccio (Vincitore del primo premio “Ampolla d’Oro”, Spirito Autoctono by Touring Club Italia), Levante e Zefiro al Babordo Bitter. C’è poi il Vermouth dei Venti che nasce a partire da un vino delle colline di Camporeale, in provincia di Palermo, tra i 400 e i 600 metri di altitudine e il Fernet 20. E poi ancora il gin, “Eolo”, un Navy Strength con 57° di gradazione alcolica.

L’etichettatura delle bottiglie, delle ampolle di antica farmacia di fine ‘800, sono realizzate manualmente nel laboratorio.  

“I prodotti di Antica Compagnia dei Venti – dice Antolino – non sono repliche di altri liquori già presenti sul mercato. Hanno un taglio e un’identità particolare. Non lavoriamo con aromi chimici e additivi ma con infusioni naturali”. Oggi la società lavora con il mercato della ristorazione, del fine pasto e della mixology. Se da un lato si stanno portando avanti interlocuzioni con mercati esteri, i liquori si trovano già in ristoranti come Sadler di Claudio Sadler a Milano, I Pupi di Tony Lo Coco a Bagheria, I Banchi di Ciccio Sultano a Ragusa e La Madia di Pino Cuttaia a Licata. 

“In pochissimi anni – dice ancora Antolino – abbiamo conquistato riconoscimenti e traguardi inaspettati, ora siamo pronti ad aumentare la nostra produzione e a far conoscere i nostri prodotti anche all’estero. Questo è quello che mi auguro”.