Fuori Firenze lo sanno in pochi ma il 24 giugno in Piazza Santa Croce va in scena una battaglia rinascimentale. Era il 17 febbraio 1530 quando i fiorentini, assediati dalle truppe di Carlo V, si fecero trovare intenti in una partita a palla. Ancora oggi, ogni anno, il calcio storico fiorentino tiene viva la tradizione della città. A scendere in campo sono quattro quartieri che corrispondono a quattro colori: i “Bianchi” di Santo Spirito, i “Rossi” di Santa Maria Novella, i “Verdi” di San Giovanni e gli “Azzurri” di Santa Croce.
Al Pitti Taste di Firenze, la kermesse che mette in mostra l’eccellenza dell’enogastronomia italiana, è stata inaugurata quest’anno l’area dedicata agli “spirits” e qui è stato presentato L’Amaro di Quartiere. Un amaro dedicato a ogni colore.
Durante le partite (due semifinali e la finale disputata il 24 giugno, giorno di San Giovanni, patrono di Firenze), scendono sul sabbione di piazza Santa Croce 27 calcianti, dei moderni gladiatori. A loro è dedicato questo amaro a 27 gradi alcolici.
Una combinazione di botaniche diverse per ciascun digestivo. L’amaro dei Rossi, che identifica il quartiere di Santa Maria Novella ha un colore bruno e aroma complesso, con note di origano, timo e chiodi di garofano. Il gusto è vellutato e avvolgente, caratterizzato da sentori di artemisia, liquirizia e spezie e da un finale leggermente amaro.
Quello degli azzurri ha un aroma intenso ed è caratterizzato dalle note agrumate di arancia con pompelmo e bergamotto come sottofondo. In un secondo momento si avvertono leggere note erbacee di artemisia e genziana. Il gusto corposo è decorato dalla morbidezza della vaniglia.
L’Amaro dei Verdi è un liquore dai riflessi ramati e brillanti, con un aroma complesso e un gusto equilibrato tra note dolci e amare. È l’arancia amara a dominare a primo impatto, per poi lasciare spazio a ricordi di scorza di limone e melograno e ad una nota di rosmarino. Il sorso si conclude con armonie speziate e sfumature tostate, su un fondo leggermente amaricante.
L’amaro dei Bianchi si presenta con un color ebano, profondo e luminoso, ed un profumo balsamico e intenso con sentori di rabarbaro e corteccia. Il gusto è speziato, con spiccate note di china, iris e camomilla. Sul finale, prevalentemente amaro, emerge l’eleganza della mirra.
Questi digestivi sono stati creati da Cosimo Cappelli in collaborazione con Oscar Quagliarini, definito il “bartender profumiere”.
“Questo amaro – dice Cappelli – è il frutto di un legame profondo con la nostra città e le sue radici. Un omaggio alla tradizione popolare, certo, ma anche un veicolo di comunicazione eccezionale che può portare il marchio del Calcio Storico Fiorentino in tutti i ristoranti italiani, così come nei cocktail bar e nei locali notturni. Un modo per var viaggiare la fiorentinità oltre i confini della Toscana e del Paese”. Testimonial del prodotto sono proprio i calcianti del calcio in costume, come Riccardo Lo Bue (in foto) dei Rossi Santa Maria Novella.
Utilizzabili sia come base per gli aperitivi che come cocktail after dinner, con il loro carattere deciso i quattro amari sono l’ideale “Corroborante per il calciante”, simbolo di forza e soprattutto di amore verso Firenze.