La Sicilia come le Hawaii, la Florida e la California.
Non solo per il clima e il mare. Da alcuni anni l’isola esercita un fascino esotico irresistibile anche a tavola. Forme stravaganti, profumi e sapori intensi, colori sgargianti e nomi spesso impronunciabili. Sono i frutti tropicali come mango, papaia, carambola, guava, litchi e rambutan, potenti antiossidanti ricchi di vitamine e preziosi alleati della salute.
Per il suo microclima particolarmente adatto, la Sicilia è stata un laboratorio naturale per le prime coltivazioni di frutta esotica. Già 20 anni fa i primi tentativi nel catanese e nella costa tirrenica con il babaco, simile a un peperone dal gusto che ricorda l'arancia e l'ananas. Ma è nel ragusano che sta crescendo l’interesse per queste piante tropicali e subtropicali. Enrico Russino, titolare dell’azienda “gli Aromi”, a Scicli (Rg), vuole essere il nuovo pioniere del settore. Esperto in agraria e scienze tropicali, ha prima creato dal nulla l’attività di famiglia specializzata in erbe officinali e profumi, per poi cimentarsi in una nuova sfida: esaltare il fascino esotico dell’isola.
Oggi si può gustare frutta esotica fresca abbattendo i costi d’importazione ed evitando di trovare sul mercato prodotti molto acerbi o portati a maturazione attraverso una somministrazione controllata di etilene. In produzione ci sono già sei varietà di mango, sei di avocado, tre di papaya, due di ananas, banane, combava (una specie di lime) e ancora piante di passiflora, zenzero e caffè arabica. Inoltre, sulla scia di quanto fatto con le erbe, l’azienda della famiglia Russino propone nel periodo primaverile dei “percorsi esotici”: itinerari coinvolgenti che, stimolando tutti e cinque i sensi, esaltano sapori, colori e profumi delle piante e frutti tropicali.
Tradizione ed esotismo, inoltre, ben si sposano in cucina. Ecco due piatti suggeriti dallo chef Rita Russotto del ristorante “Satra” di Scicli: mouse di ricotta con polpa di passion fruit e salsa di guacamole con carpaccio di baccalà. Per assaporare tutto il gusto esotico della Sicilia.
Valentina Gravina