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A Napoli Bruno Paillard svela il suo “Millesime Extra Brut 2015”: raffinata essenza della Champagne

31 Ottobre 2024
Alice Paillard Alice Paillard

Paillard ha scelto Napoli come unica tappa per la presentazione del suo Millesime Extra Brut 2015, un grande omaggio al terroir e alla tradizione vitivinicola della maison francese. Napoli è una città trasversale e accogliente che negli ultimi anni è diventata sempre più attrattiva. Da qui la scelta della Maison Bruno Paillard della città partenopea, simbolo della cultura e della raffinatezza italiana, come luogo di incontro per questo speciale appuntamento; un omaggio e una conferma che Paillard attribuisce al mercato italiano e alla sua condivisione della passione per il vino di alta qualità. Protagonista insieme allo Champagne Paillard distribuito da Cuzziol Grandi Vini, è stato il ristorante stellato Aria a Napoli, un connubio vincente che ha reso l’evento raffinato e coerente con le rispettive filosofie produttive della Maison e della proposta gastronomica firmata dallo chef Paolo Barrale.

Barrale, conosciuto per la sua cucina creativa e legata alla cultura del Sud, ha proposto un menu snello e ben delineato, capace di esaltare l’eleganza e la freschezza dello champagne. Ne sono di esempio la sua coinvolgente “Aria-ncina”, con ragù di manzo, spuma allo zafferano, riso soffiato e piselli; “Una pasta e patate al mare”, dei misurati bottoni farciti di patate, provola e bisque di astice e su tutti “Acquapazza, la spigola nella sua essenza, con alghe, pomodoro e zenzero”, un piatto apparentemente semplice, ma giocato sul perfetto bilanciamento di ciascun ingrediente; una combinazione decisamente perfetta con lo slancio e l’Extra Brut Millésime Assemblage 2015. In sintesi, una perfetta sintonia tra il gusto innovativo di Paillard e la creatività di Barrale, sottolineando come entrambe le realtà puntino a esprimere identità territoriali con un approccio moderno e raffinato.

La Maison Bruno Paillard è una cantina relativamente giovane per gli standard della Champagne, fondata nel 1981 dallo stesso Bruno Paillard. Fin dagli inizi, Paillard ha puntato su uno stile distintivo, caratterizzato da eleganza e purezza, scelto per poter esprimere al meglio il terroir della regione. Uno degli elementi distintivi della maison è l’uso esclusivo della prima spremitura delle uve, che garantisce freschezza e finezza ai vini.
Paillard è noto anche per essere stato uno dei primi produttori a riportare sulle bottiglie la data di dégorgement (sboccatura), trasparenza apprezzata dagli appassionati, perché consente di conoscere la freschezza del vino e monitorarne l’evoluzione nel tempo. Le sue cuvée sono tutte Extra Brut, con dosaggio minimo per esaltare la purezza dei vitigni Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier, oltre che per esprimerne l’energia, la tensione e la lunghezza.

Alice Paillard, figlia di Bruno, donna elegante e determinata ha guidato la degustazione, raccontando le sfide e il carattere dell’annata 2015, particolarmente influenzata dalle condizioni climatiche, e le note distintive dello champagne. L’Assemblage 2015 è elaborato esclusivamente dalla prima spremitura, la più pura, di prestigiosi Grand e Premier Cru di Pinot Noir (58%) e Chardonnay (42%), di cui il 25% è vinificato in piccole botti di rovere usato. Sette anni di affinamento in cantina, inclusi 18 mesi minimi di riposo dopo la sboccatura, gli permettono di sviluppare una grande concentrazione abbinata a una trama energica. Questo stile molto personale è l’unione dell’eleganza e della complessità: si traduce in un’effervescenza leggera e cremosa, una purezza straordinaria, una mineralità autentica e una vinosità setosa. Questo millesimo 2015 dà vita a un vino potente e strutturato, la cui ampiezza infonde movimento, un vero e proprio “slancio”. Questa annata solare ha dato vita a un vino che combina densità e potenza, sostenuto da una trama energica.

Ed è proprio il tema del concetto di “Slancio” che viene creata dall’artista Gérard Titus-Carmel l’illustrazione della sua etichetta. Pittore, disegnatore e incisore, il suo lavoro si organizza rapidamente in suite e serie che, unite le une alle altre, compongono un lungo racconto della perdita condotto fino al limite del vuoto e dell’assenza. Le sue serie più recenti si concentrano sullo spazio del paesaggio, le sovrapposizioni, l’organizzazione dell’ombra e della luce. L’artista inizia poi dei lavori su un decennio di saturazione della superficie dove i colori si saturano di se stessi. Tornando al vino, nel calice ritroviamo una bollicina puntuale ma sottile, frutto anche del processo di affinamento, che include sette anni di riposo in cantina e diciotto mesi dopo il dégorgement (eseguito nel novembre 2022). Questo champagne si presenta con una raffinata gamma aromatica dalle note agrumate di arancia e pompelmo rosa, ai cenni speziati di pepe di Sichuan e cardamomo, che si combinano con sentori floreali e una sottile vena marina; al sorso rivela una trama dinamica e fresca che lo rendono elegante e versatile