Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'azienda

A Montepulciano il mondo degli Ercolani

05 Novembre 2013
ercolanobottaia ercolanobottaia

Non puoi non notarla.

Non puoi fare a meno di girare il tuo sguardo e ammirarla. È lì tra la strada che porta a Montepulciano, venendo da Chianciano terme, è la “Fattoria Pulcino”. Attorno solo verde e fiori. I fiori attorno alla casa, un’'antica Frateria poi divenuta casa poderale nel '500, e proprio dietro la casa un panorama splendido. A destra il lago Trasimeno, che vedi all’'orizzonte e poi girando lo sguardo verso sinistra ti devi fermare ad ammirare il luogo di nascita di Agnolo Ambrogini, detto il Poliziano, quel Montepulciano che ha dato i natali al poeta e ad uno dei vini più rinomati, più «nobile». Attorno alla fattoria alcuni dei vigneti che la famiglia Ercolani utilizza per i propri vini, ovvero «Nobile», «Rosso», ma anche «Chianti dei colli senesi», ma nella Fattoria Pulcino quel vino, il «Nobile di Montepulciano» ne è il re. 

Nata sessanta anni fa è un’' zienda a conduzione familiare, con produzione e vendita diretta di prodotti agricoli tradizionali e da coltura biologica, anche se per la mole dell’'attività collaborano molte altre persone. La Fattoria Pulcino è il risultato del grande sogno di Sergio Ercolani «il Pulcino», nativo di Montepulciano, insieme con sua moglie Gabriella, nativa di Radda in Chianti. Conosciutisi giovanissimi hanno lavorato per più di cinquant'anni, coltivando questo sogno che si è trasformato nell'azienda agrituristica portata avanti con la collaborazione dei loro sei figli: Elisabetta, Cecilia, Carlo, Angela, Marco e Stella, e coinvolgendo i loro diciotto nipoti insieme ad altri parenti stretti. 
 

Sergio Ercolani ha incontrato Gabriella Matassini quando lei si è recata a Montepulciano per ricevere un premio, alla Mostra dell'Artigianato, per un suo ricamo. Si sono sposati un anno più tardi e hanno iniziato a unire i loro sogni, un'impresa che si è trasformata nella produzione di prodotti agricoli e nella ristorazione. 

La Fattoria Pulcino oggi produce vino, olio extravergine di oliva, pecorino, salumi, miele, marmellate e dolci caserecci e i tradizionali cantucci. Il successo della famiglia Ercolani è quello di aver creduto nella propria terra, rimanendo sempre aggrappati alle proprie radici. 
 

Ancora oggi entrando nel ristorante della Fattoria, oltre all'ospitalità semplice e genuina delle persone di campagna si possono gustare cibi cotti sulla brace o in tegami di terracotta. 

Ma l’azienda degli Ercolani ha altri grandi motivi di fascino. Proprio sotto la Fattoria, nella Cantina, con la ”C” maiuscola, del secolo XVI, utilizzata per l'invecchiamento del Vino Nobile di Montepulciano vi è un Mascherone in pietra di fiume.

Raffigura Sileno, figlio di Hermes o di Pan e di una ninfa; vecchio sàtiro, fu maestro e compagno di Diòniso (Bacco); a chi lo catturava svelava importanti segreti e raccontava storie meravigliose. Aveva il dono di conoscere le cose passate e future. Si tratta di una scultura etrusca del II sec. a. C. sotto la tutela della Sovrintendenza. Ma non è l’unica sorpresa. Sergio Ercolani ha creato un vero e proprio museo, di attrezzi agricoli, mobili e bottiglie di vino rarissime, un museo visitabile. 

Ma nelle altre proprietà della famiglia Ercolani altre «sorprese». Lungo il percorso monumentale del XV secolo, nel centro storico di Montepulciano c’è la «Città sotterranea». Sotto i nobili palazzi Tarugi, Avignonesi, Del Pecora e Batignani rivive la suggestiva atmosfera gotico – rinascimentale, con i suoi passaggi, i freschi cunicoli, le cripte nascoste e le discese in scale di pietra. Nelle numerose cantine che costituiscono il percorso della Città sotterranea incontrerete botti di rovere di svariate dimensioni, piccole fontane, due autentiche tombe etrusche, le celle dove i ghibellini fuggiaschi trovavano rifugio, le officine e gli antichi pozzi, La tradizione vuole che vi si gettino monete per imbonire la sorte. 

La famiglia Ercolani, da sempre estimatrice dell'arte e della storia, ha inoltre ricreato tre piccoli musei. Qui sono esposti reperti legati alla storia delle cantine e dell’'arte della viticoltura, fossili e vecchi strumenti di tortura. Storia e gusto che creano un’'armonia ineguagliabile e di tutto questo dobbiamo ringraziare la famiglia Ercolani. 

 

Giuseppe Martorana